Si è riunita questa mattina la Conferenza dei Sindaci dell’ATO 4 Lazio Meridionale – Latina, convocata dal Presidente Gerardo Stefanelli, per la discussione e l’approvazione del Rendiconto di gestione anno 2022, del Documento Unico di Programmazione 2023-2025 e del Bilancio di previsione triennale. La Conferenza ha approvato all’unanimità i tre documenti.
L’incontro di oggi ha contribuito ad indicare le linee strategiche ed operative, contenute all’interno del DUP, che verranno adottate dall’ente nel triennio 2023-2025. Per la prima volta nel bilancio di EGATO sono stati inseriti i finanziamenti ottenuti nell’ambito del PNRR per un ammontare complessivo di circa 40 milioni di euro destinati alla riduzione delle perdite della rete idrica.
Tra i progetti più rilevanti troviamo la realizzazione di due impianti di depurazione delle acque per le isole di Ponza e Ventotene. Il finanziamento di tali opere ha già ottenuto una prima approvazione da parte della Regione Lazio e si attende solamente il decreto ministeriale che darà il via libera definitivo.
“Per la prima volta abbiamo inserito i fondi ottenuti dal PNRR nel bilancio, un passo fondamentale per aumentare l’efficienza della rete – afferma il Presidente di Egato 4 Lazio Meridionale – Latina e della Provincia, Gerardo Stefanelli –. l’Ente che si trova davanti a un momento di svolta fondamentale: come sempre, ringraziamo la Conferenza dei Sindaci per la fiducia dataci e ci auspichiamo che la sinergia di questa mattina ci possa portare all’approvazione del nuovo Statuto, documento fondamentale per una maggiore operatività dell’Egato”.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato gli esiti dell’attività istruttoria condotta sulle proposte progettuali presentate da Regioni e Provincie autonome per la Misura M2 C4 inerente a investimenti su fognature e depurazioni.
Tra le 328 candidature totali registrate, è stata proposta l’ammissibilità a finanziamento a 176 proposte progettuali, due delle quali riguardanti l’Ambito Territoriale Ottimale n° 4 – Lazio Meridionale, Latina.
Tra i territori interessati Ponza e Ventotene, per i quali sono previsti due diversi interventi:
Il potenziamento dell’impianto di depurazione Giancos (Ponza), per il quale verranno disposti più di 4 milioni di euro di finanziamento;
L’adeguamento funzionale dell’impianto di depurazione nella località Faro (Ventotene), per il quale verrà disposto più di 1 milione di euro di finanziamento.
L’investimento, che sarà implementato all’emanazione del decreto, coprirà un totale di 4.100 residenti del territorio dell’ATO4 entro il 2026.
Il Presidente di Egato 4 Lazio Meridonale – Latina e della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli: “Due delle proposte progettuali riguardanti il territorio dell’ATO4 sono state ritenute ammissibili a finanziamento. È un risultato significativo, per il quale desidero ringraziare il Ministero sulla fiducia accordataci. L’investimento ci permetterà di migliorare notevolmente il sistema di depurazione di Ponza e Ventotene, garantendo un ambiente più sicuro per gli oltre 4 mila cittadini interessati”.
È passato circa un anno dall’approvazione, da parte del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, del progetto per l’innovazione del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) che ha permesso al Lazio Meridionale di ottenere un finanziamento di più di 40 milioni di euro dai fondi del PNRR. Gerardo Stefanelli, presidente di Egato 4 Lazio Meridionale – Latina e della Provincia di Latina, illustra con un’intervista su Latina Oggi i primi passi compiuti e i prossimi obiettivi dell’Ente.
A poco più di un anno dalla sua presentazione, come si è evoluto il progetto “Global Water Evolution” finanziato attraverso i fondi del PNRR?
Il progetto sta prendendo piede: dopo aver completato una prima parte amministrativa di definizione dei dettagli, il piano di interventi è ormai in fase di implementazione. L’obiettivo primario è quello di avvicinarsi al modello di smart cities che, da sempre, ritengo essenziale per il nostro territorio non solo da presidente dell’Ente ma anche dell’intera Provincia. I fondi del PNRR ci stanno avvicinando alla meta auspicata, rappresentando un fattore strategico essenziale per il futuro del S.I.I..
Questo perché permetterà una modernizzazione della rete idrica?
Non solo. Sicuramente i fondi consentiranno la costruzione di infrastrutture più evolute e resilienti, ma permetteranno anche una gestione strutturata, programmata e tempestiva nella manutenzione della rete. Anzi, mi permetto di dire che proprio quest’ultima rappresenti il fine ultimo del progetto: monitorare in maniera capillare il territorio, attraverso le nuove tecnologie a disposizione, ci consentirà di intervenire in maniera immediata laddove ci fosse necessità. Ciò si tradurrà in una diminuzione delle perdite e, di conseguenza, nella salvaguardia della risorsa idrica e nella riduzione del pagamento in bolletta per il cittadino.
Come renderete questo possibile?
Stiamo già lavorando a questo grazie al piano interventi contenuti all’interno del progetto, tutti mirati alla digitalizzazione e alla manutenzione del Servizio Idrico. Partendo dalla nuova piattaforma informatica centralizzata in grado di gestire la mole di dati inerenti al S.I.I., possiamo oggi monitorare in maniera costante la rete idrica. Il tutto ci è permesso dall’istallazione di appositi strumenti come, ad esempio, i noisy-loggers, registratori che riescono a rilevare le dispersioni idriche semplicemente dal rumore emesso. Non solo: per rendere il monitoraggio più semplice abbiamo scelto di distrettualizzare 500 km di rete, così da ottenere una maggiore facilità e velocità di intervento. Un altro tema a cui abbiamo dato particolare attenzione è quello della lotta agli abusi: stiamo procedendo, per questo, a installare 100 mila nuovi smart meters che daranno modo agli utenti di consultare i propri consumi in tempo reale.
La somma di queste azioni permetterà di ridurre il volume di perdite del 45% entro il 2032, oltreché di risparmiare più di 7 milioni di euro da oggi al 2026, ottenendo un apporto positivo per l’intero territorio.
In tutto questo qual è peso di Egato 4 Latina in veste di organo monitorante?
Pensare all’Ente Governativo come mero supervisore è limitante: Egato 4 Latina, più che un attore esterno, ha rappresentato il principale driver del progetto, facendosi carico di trovare una sinergia tra le parti, oltreché di dar moto al programma di intervento e di monitorarlo. Inoltre, proprio per la buona riuscita avuta con Global Water Evolution, possiamo immaginare l’Ente come una best practice e un driver non solo per il Lazio Meridionale, ma anche per il sud del paese.
Per farlo avrà bisogno di dimostrarsi preparato.
Stiamo lavorando proprio in vista di questo. Non escludiamo di organizzare un evento istituzionale sul tema nei prossimi mesi ma, per far sì che l’Ente assuma un ruolo primario sul territorio, sarà necessario impegnarsi per dotarlo di un’organizzazione forte e strutturata. Proprio riguardo a ciò, è necessario sottolineare, oggi più che mai, l’importanza di uno Statuto che possa rafforzare l’Ente. Inoltre, dovremo essere pronti a investire nella crescita del Sistema Idrico anche grazie a un asset strategico che gli conferisca una nuova identità.
Si riferisce al cambio di proprietà di Acqualatina?
L’evoluzione che questa comporterebbe è sicuramente fondamentale per lo sviluppo del Sistema Idrico. Come ho affermato nelle scorse settimane, la disponibilità di ingenti risorse finanziare e l’esperienza nel settore di Italgas sarebbero un valore aggiunto per il nostro territorio. Ad oggi, il know-how guadagnato è di altissimo livello ma credo sia arrivato il momento di accrescere e innovare le nostre competenze e possibilità.
Acquisizione Idrolatina da parte di Italgas, da presidente della Provincia ma soprattutto di Egato 4 Latina cosa ne pensa? Rispondo alla sua domanda con un’altra domanda: oggi come potremmo innovare un sistema altamente complesso e specializzato come quello idrico?
Ci sta dicendo che per innovare il sistema idrico la strada non sarebbe potuta essere che quella di un nuovo soggetto? Vado oltre: dico che per innovare abbiamo bisogno di ingenti risorse, sia economiche che umane, oltre a un interesse imprenditoriale strategico e vivo. Potrei sbagliarmi, ma credo che l’interesse imprenditoriale di Veolia per il nostro territorio si sia progressivamente esaurito in questi vent’anni. Sicuramente ai francesi va riconosciuto un merito: quello di aver contribuito a costruire un know how di altissimo livello che oggi costituisce una grande ricchezza da cui ripartire e non a caso un elemento di grande attrattività per un soggetto in forte espansione come Italgas.
Però una cosa non mi è chiara: si parla tanto di acqua pubblica, non sarebbe stato questo il momento per fare il grande passo? Qui veniamo al secondo elemento che ho citato: la disponibilità di ingenti risorse finanziarie. I Comuni sarebbero stati davvero in grado di sostenere gli investimenti necessari? Parliamo di svariate decine di milioni di euro. Non solo, con Italgas stiamo parlando di un’azienda leader di mercato, che gestisce l’acqua in Campania, una società italiana e di fatto caratterizzata da una forte matrice pubblica considerando che al 26% è partecipata da Cassa Depositi e Prestiti e che il 48% del suo capitale è rappresentato da investitori istituzionali. Detto questo la Conferenza dei Sindaci può esprimere il proprio gradimento.
Qualunque sia la conclusione di questa vicenda un fatto è certo, c’è bisogno di una svolta. Potremmo trovarci dinanzi a un momento storico per il nostro territorio, dovremo essere bravi a guidarlo e instaurare un nuovo rapporto costruttivo con il soggetto privato. Si avverte il bisogno di voltare pagina, mettere da parte Acqualatina e dare un nome nuovo e una nuova identità al nostro sistema idrico integrato. Era chiaro che Veolia non avesse più intenzione e soprattutto interesse nel portare avanti un progetto di questo tipo. Ben venga un nuovo soggetto privato come Italgas che con il suo interessamento dia prova di vedere nel nostro territorio un asset strategico per rafforzare e allargare la propria leadership di mercato.
Cosa si augura? Una sola cosa: innovare il sistema idrico integrato per continuare a migliorare il servizio ai cittadini. E oggi ciò significa non solo intervenire sulle reti, ma anche sui software, perché la partita si gioca soprattutto sulla gestione e sull’analisi dei dati. Una multiutility come Italgas, o come Acea, che si muove su più piani come gas e acqua ha tutto l’interesse nell’ottimizzare la gestione delle risorse. Questa è la vera opportunità da cogliere.
Possiamo sperare in un sistema idrico all’avanguardia? Non c’è alternativa: il tema oggi è la digitalizzazione dell’intero ciclo, sia per abbattere i costi di gestione, sia per abbattere la dispersione idrica anche del 15-20%. È su questo piano strategico indispensabile che una multiutility può fare la differenza, perché ha modo di gestire più dati, ovvero di raccoglierli, analizzarli e incrociarli. Senza considerare i know how trasversali ed extra-territoriali. Questa operazione, di fatto, non riguarda solo la rete del gas e idrica, ma la rete delle conoscenze e delle competenze che si allarga. Questo è il vero investimento impagabile da sfruttare in modo intelligente.
Qual è il ruolo della conferenza dei sindaci, ora? Nel momento in cui Acqualatina ci comunicherà formalmente dell’avvicendamento tra Veolia e Italgas procederò a convocare i sindaci per esprimerci sul merito
È in arrivo per le famiglie in condizioni di disagio economico dell’Ato 4 un Bonus Idrico locale aggiuntivo a quello nazionale già previsto dall’Arera. Ad approvare questa misura di sostegno economico è stata la Conferenza dei Sindaci dell’Egato 4 Lazio Meridionale – Latina.
“In questo momento di particolare difficoltà per le famiglie, abbiamo ritenuto tutti che l’importante contributo economico già riconosciuto dall’Arera non fosse abbastanza – dichiara il Presidente dell’Egato 4 e Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli – Da qui la reintroduzione di un Bonus Idrico locale, che integra quello nazionale e lo rafforza, così da sostenere in modo più consistente chi ne ha bisogno. Siamo gli unici nel Lazio ad attuare una misura di questo tipo, anche per questo ringrazio tutti i componenti della Conferenza per questo traguardo comune”.
Il Bonus Idrico nazionale rappresenta un’agevolazione che garantisce all’utente una fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua per ogni componente della propria famiglia anagrafica – ovvero, in una famiglia composta da 4 persone, non vengono pagati 73 metri cubi di acqua all’anno.
Alla somma prevista dal Bonus Idrico nazionale, l’Egato 4 andrà a sommare un Bonus aggiuntivo attraverso uno specifico calcolo, permettendo così ai beneficiari di ridurre ulteriormente la spesa sostenuta.
Al Bonus Idrico (nazionale + locale) può avere accesso l’utente che appartiene:
a un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 9.530 euro, oppure
a un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro, oppure
a un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.
Inoltre, gli utenti aventi diritto non dovranno fare domanda per usufruire del contributo: i beneficiari saranno individuati automaticamente sulla base della loro Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e riceveranno la somma prevista dal Bonus (nazionale + locale) in maniera automatizzata (direttamente scontata in bolletta nel caso di utenti diretti o attraverso un assegno una tantum nel caso di utenti indiretti). Tale novità ha permesso di passare, dal 2021, da 7.000 a oltre 50.000 beneficiari sul territorio dell’Ato 4, allargando la platea di aventi diritto.
Per avere, quindi, accesso automatico al Bonus, il cittadino dovrà presentare ogni anno la DSU e ottenere un’attestazione di ISEE entro la soglia prevista dall’Arera. Sarà quindi l’Inps a inviare i dati al Sistema Informativo Integrato (SII) per consentire l’erogazione dell’agevolazione agli aventi diritto.
Via libera all’unanimità dal Consiglio provinciale al Piano di rientro del valore complessivo di 20 milioni di euro corrispondenti alle per le somme ancora da incassare da parte della Provincia e dell’Egato relative al rimborso dei mutui accesi dall’ente su delega dei Comuni per la capitalizzazione societaria. Dopo l’approvazione da parte della Conferenza dei sindaci il 5 maggio scorso nella seduta odierna l’assise ha approvato la relativa delibera che prevede la restituzione da parte dei Comuni per il tramite di Acqualatina di complessivi 15 milioni 692mila euro alla Provincia quale debito maturato per il pagamento del mutuo a copertura della quota di capitalizzazione societaria parte pubblica (51%) di Acqualatina. La somma sarà erogata con rate annuali che nel primo biennio ammonteranno a 1 milione e 440mila euro mentre dal 2024 fino a 2032 – data di estinzione definitiva del debito – la rata annuale ammonterà a 1 milione e 928mila euro. La società che gestisce il servizio idrico integrato dovrà inoltre restituire il canone di concessione a Egato, per un ammontare complessivo di 5 milioni e 319mila euro in dieci anni. La rata annuale è stata fissata in 719.250 euro per i primi cinque anni poi a crescere fino al 2032 anno di estinzione definitiva. Entrando nel dettaglio dei due Piani di rientro approvati dalla Conferenza dei Sindaci dell’Ato 4 presieduta dal presidente Stefanelli del 5 maggio scorso e dal Consiglio provinciale odierno, le somme spettanti alla Provincia derivano da due anticipazioni finanziarie diverse.
La prima ammonta a 4.359.841,12 euro e deriva dalle spese di funzionamento dell’Egato 4 Lazio Meridionale Latina che la Provincia ha anticipato per garantire il ruolo di monitoraggio e controllo dell’ente. Somme che avrebbe dovuto sostenere Acqualatina e che, tramite il Piano di rientro approvato, ora rimborserà totalmente rimettendosi in pari rispetto ai pagamenti futuri.
La seconda somma ammonta a 12.862.638,02 euro (calcolata al 31/12/2021) e deriva da due mutui accesi presso Cassa depositi e prestiti dalla Provincia di Latina finalizzati ad anticipare le somme dovuto dai Comuni dell’Ato 4 per l’acquisto delle quote di parte pubblica (51%) del Sistema Idrico Integrato. Nel 2003, con deliberazione n. 2, i Comuni decisero di ricorrere al canone annuo per rimborsare la Provincia di questa anticipazione. Quindi il gestore Acqualatina avrebbe dovuto rimborsare per conto dei Comuni dell’Ato 4 la Provincia, ma ciò è avvenuto con grande discontinuità. I soldi spettanti alla Provincia sono rimasti così nelle casse del gestore e, anno dopo anno, si sono accumulati fino a raggiungere la somma di poco meno di 13 milioni di euro che ora l’ente provinciale ha determinato e recupererà nei prossimi anni.
La Provincia reimmetterà nel sistema le risorse che arriveranno da Acqualatina.
“In totale, parliamo di circa 20 milioni di euro – commenta il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – che potremmo reimmettere nel sistema. Al di là delle somme, che sono ingenti, il vero obiettivo raggiunto è un altro: nessuno finora era riuscito a mettere così tanto ordine ai conti e concretizzare una politica di trasparenza così strutturata sulla gestione del sistema idrico integrato dell’Ato 4. Voglio ringraziare il direttore dell’Egato Umberto Bernola, i professionisti della Provincia oltre ai sindaci della Conferenza nonché i colleghi del Consiglio provinciale per la preziosa collaborazione. Non dobbiamo accontentarci – conclude Stefanelli – Il prossimo 5 giugno porteremo in Conferenza l’approvazione dello Statuto dell’Egato 4. È un fatto storico e un atto determinante per rafforzare il ruolo di controllo dell’ente e per garantire la più efficace gestione possibile dei fondi PNRR. L’innovazione del sistema idrico integrato del nostro territorio passa anche da qui”.
Latina, 5 maggio 2023 – Si è riunita questa mattina la Conferenza dei sindaci dell’Ato4 presieduta dal presidente della Provincia Gerardo Stefanelli che ha approvato a conclusione del dibattito i punti inseriti all’ordine del giorno.
Via libera da parte dei primi cittadini all’istituzione del bonus Idrico integrativo locale, provvedimento che incrementa da una parte i fondi a disposizione e dall’altra amplia il numero degli aventi diritto ad usufruire di tale agevolazione.
La Conferenza ha anche approvato il Piano di rientro del canone di concessione ai sensi della vigente Convenzione di Gestione del Servizio idrico integrato. Un passaggio fondamentale atteso da ben 18 anni che verrà ulteriormente approfondito successivamente. Approvato anche il Protocollo di Intesa Isole Pontine.
Infine i sindaci hanno dato il via libera allo Statuto dell’Ato4, documento che dovrà essere nuovamente votato tra 30 giorni per l’approvazione definitiva.
Egato 4 Latina e il Gestore Acqualatina danno vita a “Condominio smart”, una linea diretta con le utenze condominiali e le altre utenze indiretta dell’Ato4-Lazio Meridionale, come i Consorzi, di Acqualatina.
A fronte dell’iniziativa di installazione di 100 mila nuovi smart meters sul territorio dell’Ato 4, promossa grazie anche ai fondi del PNRR, i condomini potranno usufruire di un canale di comunicazione diretto con Acqualatina per poter ricevere tutte le informazioni necessarie e fissare un appuntamento presso gli sportelli del Gestore.
Il progetto si porrà l’obiettivo di agevolare tutti i cittadini e tutelare i loro consumi. Attraverso i contatori intelligenti, infatti, sarà possibile rilevare i consumi di ciascuna utenza da remoto, garantendo fatturazioni esatte, e intervenire tempestivamente in caso di consumi anomali o perdite
Per quanto riguarda in particolar modo i condomini, tre saranno i vantaggi a loro dedicati:
Valutare l’attivazione di singoli contratti per ogni condòmino;
Applicare le tutele previste in materia di rilevazione dei consumi, di ripartizione dei corrispettivi e di limitazione selettiva del flusso idrico, in caso di interventi;
Rafforzare le tutele per le utenze domestiche residenti nel condominio e, in particolare, degli utenti che versano in condizione di difficoltà economica.
Il progetto mirerà ad implementare la salvaguardia del servizio idrico integrato verso gli utenti condominiali, tutelando i cittadini virtuosi e identificando con estrema precisione la presenza di consumi anomali, perdite o inquilini responsabili di morosità.
Per richiedere specifiche riguardo all’iniziativa o discutere di soluzioni riservate, sarà possibile contattare direttamente i professionisti di Acqualatina attraverso la mail condomini@acqualatina.it o prenotare un appuntamento presso i suoi sportelli accedendo alla pagina acqualatina.it (clicca qua) e selezionando la voce “condominio smart”.
L’intervista di Latina Oggi al Presidente di Egato 4 Latina, Gerardo Stefanelli
Nei mesi scorsi abbiamo parlato dei fondi PNRR ottenuti per rinnovare il Sistema Idrico Integrato. A che punto siamo?
Mi fa piacere questa domanda perché ritengo che sia responsabilità delle istituzioni aggiornare in maniera continua le persone sul nostro operato. Il progetto redatto da Egato 4 Latina con il gestore Acqualatina, e che ha ottenuto il prezioso sostegno dell’Assemblea dei Sindaci, è risultato 11° a livello nazionale, rientrando quindi tra i soli 21 progetti ammessi e finanziati sui 119 presentati in tutta Italia. I nostri territori, così, potranno beneficiare di 40 milioni di euro che ci hanno permesso di portare a oltre 54 milioni di euro gli investimenti del piano “Global Water Evolution: l’ottimizzazione del Sistema Idrico Integrato dell’ATO 4 – Lazio meridionale”. Alcune linee di intervento sono già partite, e su tutte si sta completando la prima fase che è quella amministrativa. Il gestore sta rispettando i tempi.
Quali sono gli obiettivi?
Sono tanti, ma il principale credo sia la sinergia tra i soggetti coinvolti. Per la prima volta esiste un piano con una visione d’insieme e a lungo termine che è il frutto non di un solo soggetto, ma di un lavoro di squadra portato avanti dagli uffici e, soprattutto, dall’Assemblea dei Sindaci. Questo punto è fondamentale, perché gli amministratori locali più di altri difendono gli interessi dei cittadini. Altrettanto importante è non parlare di interventi spot, ma di un progetto complesso e integrato, che si fonda su tre parole chiave: innovazione, sostenibilità e legalità. In estrema sintesi: stiamo cercando di tenere assieme l’attenzione alle necessità dei singoli territori e una visione d’insieme più ampia. Lo diciamo da tempo: sarebbe opportuno allargare l’ambito per mettere insieme maggiori forze economiche per essere più competitivi.
Come si traducono queste parole in interventi?
Non parlo dei singoli interventi, è più giusto che lo facciano i tecnici che fanno capo al Gestore. Però sicuramente il maggiore contributo come Egato 4 Latina e come Assemblea dei Sindaci riguarda le linee guida. A tal riguardo, l’innovazione si traduce nell’adozione delle tecnologie più avanzate sia di gestione che di intervento e dei sistemi più evoluti di analisi delle banche dati. La sostenibilità, invece, corrisponde a una vera e propria sfida, ovvero la lotta alle perdite che danneggiano gli utenti e l’ambiente. Per me questa è una battaglia etica. Infine, legalità vuol dire difendere i consumatori onesti e intercettare chi consuma acqua abusivamente.
Dal punto di vista dei cittadini, però, al di là della qualità del servizio il tema centrale resta il caro bollette.
Se vogliamo diminuire il peso della bolletta sulle tasche dei nostri concittadini, l’unica strada è quella di lavorare su innovazione, sostenibilità e legalità, è tutto collegato. Faccio alcuni esempi: innovare vuol dire meno guasti da riparare con una conseguente minore dispersione di risorse economiche. Sostenibilità vuol dire meno perdite e quindi meno energia per pompare l’acqua nelle condotte. Solo su questo punto abbiamo stimato un risparmio di 4,7 milioni di euro dal 2026. Infine, legalità vuol dire meno abusivi e più risorse economiche a beneficio di tutti. A tal proposito il gestore sta per installare 100 mila nuovi contatori intelligenti che permetteranno agli utenti di consultare i consumi in tempo reale via web.
A breve potremmo parlare di smart cities anche nella provincia di Latina?
Sì, dobbiamo farlo. Ritengo che la Provincia, nell’ambito delle sue competenze, debba supportare i Sindaci verso la costruzione delle smart cities di domani, sia nei piccoli che nei grandi Comuni. La digitalizzazione del Sistema Idrico Integrato è uno degli snodi fondamentali, si tratta di un’opportunità di crescita economica e di occupazione per i nostri giovani professionisti e le tante aziende e startup del territorio che fanno innovazione. È anche un’opportunità per ridurre il gender gap, basti pensare che il 30% delle risorse coinvolte nel progetto “Global Water Evolution” sono e saranno donne. Mi auguro che in futuro siano ancora di più.
È stato pubblicato da Acqualatina S.p.A il bando di gara per l’affidamento dell’esecuzione dei lavori per la realizzazione della nuova condotta adduttrice di collegamento dalla centrale di Sardellane alla via Appia nel Comune di Sezze.
L’importo previsto per l’appalto – cofinanziato con i fondi PNRR – sarà di oltre 10.9 milioni di euro, mentre il tempo di esecuzione stabilita dal Gestore sarà di 540 giorni, circa un anno e mezzo.
Il termine ultimo per la presentazione delle offerte sarà in data 16 febbraio 2023.
I requisiti di ammissione e la documentazione saranno consultabili all’interno della pagina di Acqualatina (clicca qua). Ad aggiudicarsi il finanziamento sarà l’offerta economica più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.
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