Egato 4: Statuto e tariffe i primi due passi fondamentali per il nuovo Ufficio di Presidenza 

Egato 4 si prepara per una nuova stagione: il 5 aprile, durante la Prima riunione del nuovo Ufficio di Presidenza, l’Ente ha dato il benvenuto ai tre comuni neoeletti.  Poi, subito a lavoro per i temi più caldi: all’ordine del giorno Statuto e nuovo metodo tariffario

Sabaudia e Aprilia, per la prima volta nella storia, entrano dunque all’interno dell’Ufficio di presidenza dell’Egato insieme a Terracina, che si riconferma per un nuovo mandato. I tre comuni sono stati chiamati fin da subito a partecipare attivamente a uno dei temi più importanti che riguardano il futuro dell’Ente di Governo, che oggi vuole rinnovare dall’interno il proprio Statuto

Su proposta del Presidente Gerardo Stefanelli, infatti, durante l’Ufficio di Presidenza è stato costituito un gruppo di lavoro composto da 5 comuni – Sabaudia, Aprilia, Terracina, Cisterna e Latina, quest’ultima come capofila – i quali dovranno elaborare una nuova proposta del documento da sottoporre all’approvazione unitaria dell’Assemblea dei Sindaci. 

“Il percorso di rielaborazione di un nuovo Statuto è fondamentale per completare il percorso di piena autonomia organizzativa, economica e gestionale dell’Egato come Ente pubblico autonomo – ha affermato il Presidente Stefanelli –. Per questo ho scelto di costituire un gruppo di lavoro, di cui il comune di Latina si farà capofila, in grado di elaborare una proposta che miri a raggiungere gli obiettivi preposti. Nel gruppo non solo “veterani” dell’Ufficio di Presidenza ma anche Sabaudia e Aprilia, che per la prima volta nella loro storia entrano a far parte dell’Assemblea, apportando sicuramente uno sguardo nuovo nell’elaborazione del documento”. 

Tra gli ordini del giorno nella riunione del 5 aprile, anche l’illustrazione del nuovo metodo MTI-4 approvato da Arera per l’elaborazione delle tariffe che dovranno essere approvate entro il 30 giugno e che rimarrà in vigore fino al 2029. In particolare, i sindaci si sono soffermati sul tema della morosità, che sta assumendo proporzioni importanti. È previsto, infatti, che i numeri raggiunti possano apportare un potenziale aumento tariffario del 10%, incidendo anche sulla solidità economico-finanziaria della Società. 

Sul tema, i sindaci si sono detti pronti a tenere sotto controllo la situazione facendo appello anche al Gestore, Acqualatina, per raggiungere un approccio più efficiente. 

Riguardo a questo è intervenuto anche Stefanelli: “Con i sindaci dell’Ufficio di Presidenza porteremo il tema della morosità all’attenzione del Gestore anche, e soprattutto, davanti ai rappresentanti che saranno eletti nel nuovo Consiglio di amministrazione di Acqualatina – e continua –. Vogliamo tutelare gli utenti, prima di tutto; per questo chiederemo loro di prestare particolare attenzione al recupero delle morosità in tempi più rapidi, con l’adozione di nuovi percorsi e strategie gestionali e attraverso un’azione politica che riesca a coinvolgere tutto il territorio.  

 Nuovo Consiglio di amministrazione per Acqualatina. Stefanelli: “Oggi, più che mai, serve un dialogo tra Gestore e Sindaci dell’ATO 4” 

Bilancio

In attesa dell’elezione del nuovo Consiglio di amministrazione di Acqualatina – voto che si terrà il 15 e 16 aprile – il Presidente della Provincia di Latina e di Egato 4, Gerardo Stefanelli, è intervenuto per ricordare l’importanza di sviluppare un rapporto più solido tra la il Gestore del Sistema Idrico Integrato e i Sindaci dell’Ato 4.

A conclusione dei sei anni di mandato, il nuovo Consiglio di amministrazione subentrerà in un momento di transizione importantissimo per la qualità del Sistema Idrico, grazie anche ai 64 milioni di euro dei finanziamenti PNRR che potranno rendere più sostenibile e moderna la gestione dell’intera rete. 

Il territorio dell’Ato 4 detiene ancora una delle posizioni più basse della classifica nazionale in ordine a perdite e a recupero delle morosità e, proprio in merito a tale gap, il Presidente ha sottolineato l’importanza di un cambio di passo nei rapporti interni tra Gestore ed Egato per poter raggiungere gli obiettivi predisposti per il 2026 – tra cui rientra anche una riduzione delle perdite almeno al 55%

“Le trasformazioni che abbiamo davanti richiedono la presenza di un management solido, pronto ad aprire un dialogo con l’Ufficio di Presidenza dell’Egato 4. – Ha affermato Stefanelli – Nei precedenti sei anni, il rapporto tra il Consiglio di amministrazione di Acqualatina e i sindaci dell’Ato 4 è stato completamente inesistente. I sindaci hanno avuto come unico interlocutore l’Egato e sullo stesso hanno riposto esigenze e aspettative che avrebbero dovuto trovare risposta proprio nel Gestore”. 

L’importanza del rapporto tra Gestore e sindaci dell’Ato non è da sottovalutare anche, e soprattutto, per la tutela degli interessi pubblici: i costi inseriti nel Bilancio – e scaricati poi nelle tariffe degli utenti –, infatti, sono accertati e votati proprio dall’Assemblea dei sindaci. 

“Acqualatina è competenza dei sindaci: sono loro che hanno l’onere di intervenire negli indirizzi inerenti alla gestione del servizio – continua Stefanelli –. Intervenire in maniera più efficace prima, attraverso un dialogo tra Gestore e sindaci e tenendo in considerazione gli strumenti che le leggi e lo Statuto della Società mettono a disposizione, è il modo migliore per poter contenere le tariffe”. 

EGATO 4 elegge tre nuovi componenti dell’Ufficio di Presidenza

Latina, 28 marzo 2024 – Sono stati eletti, durante la Conferenza dei Sindaci tenuta giovedì 28 marzo, tre nuovi componenti per l’Ufficio di Presidenza di EGATO 4, l’Ente di Governo per il territorio pontino.  

Il voto, svolto lo scorso giovedì nella sede di Via Costa, ha portato all’elezione di tre comuni della Provincia di Latina: Aprilia, Sabaudia e Terracina. Questi, che insediatesi nell’Ufficio di Presidenza dell’EGATO a partire dalla Conferenza del 5 aprile, saranno chiamati a partecipare alle prossime scelte e azioni che riguardano l’Ente. In particolar modo, parteciperanno al dibattito sull’elezione della presidenza e, soprattutto, all’approvazione della nuova proposta di Statuto. 

Proprio quest’ultimo punto è stato, infatti, tema centrale della Conferenza del 5 aprile, durante la quale è stato istituito un gruppo di lavoro che, nelle settimane a seguire, si impegnerà a definire una nuova proposta di Statuto che dovrà essere presentata e votata dall’intera plenaria. 
A comporre tale gruppo saranno cinque comuni: Latina, Aprilia, Sabaudia, Terracina e Cisterna.

Il Presidente, Gerardo Stefanelli, oltre ad augurare un buon lavoro ai rappresentati dei comuni eletti, ha voluto esprimere la propria soddisfazione rispetto alle elezioni svolte.  

“L’unanimità del voto espresso è il segnale di una volontà condivisa che ci permetterà di affrontare insieme le grandi trasformazioni del sistema idrico integrato – ha affermato Stefanelli –. I prossimi saranno mesi fondamentali per il nostro Ente e la sinergia osservata oggi mi fa essere fiducioso rispetto al futuro. L’Ufficio di Presidenza del 5 aprile è stato un appuntamento importante non solo per dare il benvenuto ai neoeletti, ma anche per aprire la discussione sul nuovo Statuto, un primo passo importante per il futuro dell’Egato e per il miglioramento dei suoi servizi”. 

Durante la conferenza del 5 aprile, all’OdG anche l’illustrazione del MTI-4, il nuovo metodo tariffario della durata di sei anni che riguarderà l’intero territorio pontino e i suoi utenti. 

Giornata Mondiale dell’Acqua 2024: un’occasione per la pace e la cooperazione 

Ogni anno, il 22 marzo, celebriamo la Giornata Mondiale dell’Acqua, un’importante ricorrenza istituita agli inizi degli anni Novanta dalle Nazioni Unite (ONU). L’appuntamento annuale mira a sensibilizzare e ispirare all’azione per affrontare le sfide legate alla crisi idrica e igienico-sanitaria, portando alla luce ogni anno un nuovo tema centrale. 

Per il 2024, il tema scelto è “Leveraging water for peace” (“L’acqua per il raggiungimento della pace”), un richiamo alla necessità di utilizzare la risorsa idrica come strumento per promuovere la pace e la cooperazione internazionale. 

“Acqua e pace”: il tema scelto per il 2024 

In un particolare periodo geopolitico caratterizzato da crescenti tensioni e da cambiamenti climatici sempre più evidenti, l’acqua riveste un ruolo cruciale nel promuovere la pace e la stabilità.  

Più di 3 miliardi di persone nel mondo dipendono dalle risorse idriche che attraversano confini nazionali: sono 153 i Paesi che condividono fiumi, laghi o falde acquifere, ma solo 24 di questi dichiarano di avere accordi di cooperazione internazionale. La scarsità e l’inquinamento dell’acqua possono, inoltre, aumentare le tensioni tra le comunità e i Paesi, rendendo fondamentale una cooperazione transfrontaliera per affrontare le sfide comuni legate alla gestione delle risorse idriche. 

Idrodiplomazia: utilizzare l’acqua come strumento per la pace

L’idrodiplomazia si configura come un approccio strategico che mira a utilizzare la risorsa idrica come mezzo per promuovere la pace e la cooperazione internazionale.  

La cooperazione in materia d’acqua può, infatti, aiutare le popolazioni a mitigare e ad adattarsi a un clima che cambia, insegnando e provvedendo a gestire tali cambiamenti. Solo nel nostro paese, i tragici eventi dovuti alle alluvioni del 2023 sono costati oltre 400 milioni di euro: la cooperazione in materia di acqua rappresenta, in questi casi, fattore essenziale per la salute umana e per la prosperità pubblica e la lotta allo spreco, nonché una resistenza vitale agli eventi meteorologici estremi. 

Ma l’idrodiplomazia deve tradursi anche su piccola scala, per una “piccola pace”, quella delle comunità locali: la risorsa idrica risulta ancora un tema divisivo che, se non divulgato in maniera corretta, può generare conflitto tra cittadini e istituzioni. Ancora troppo scarsa è la conoscenza della gestione idrica all’interno delle comunità, per questo ogni giorno, come Egato, ci impegniamo a rendere quanto più trasparente possibile il miglioramento del Servizio Idrico grazie al contributo sinergico dei cittadini e dell’Unione Europea. 

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PNRR e Servizio Idrico Integrato: più di 600 chilometri distrettualizzati. Stefanelli “L’Egato e il Gestore devono avere più voce sul territorio” 

Latina, febbraio 2024 – Proseguono i lavori previsti dai fondi del Piano di Ripresa e Resilienza destinati al Servizio Idrico Integrato del territorio dell’ATO 4 Lazio Meridionale – Latina. 

L’ultimo “Report periodico” ha riportato gli avanzamenti sulla distrettualizzazione della rete ottenuti grazie al progetto “Global Water Evolution: l’ottimizzazione del S.I.I. dell’ATO 4 – Lazio Meridionale”.

Secondo le stime riportate, sono 652,2 i chilometri di rete distrettualizzata alla data del 31 dicembre 2023, con un avanzamento di 117,2 chilometri dall’ultimo monitoraggio. Si è registrato, dunque, un avanzamento del 7,7% che ha riguardato numerosi comuni all’interno dell’ATO 4, in particolare Aprilia, Nettuno, Cisterna di Latina, Cori, Sezze, Priverno, Terracina, Fondi, Lenola, Itri, Gaeta, Formia, SS Cosma e Damiano, Castelforte e Minturno. 

La distrettualizzazione della rete idrica consiste nell’identificare e delimitare i “distretti di misura”, cioè delle porzioni di rete a cui sono associate le rilevazioni di portata e pressione dell’acqua. Ciò consente di rendere sempre più efficiente il funzionamento della rete idrica e di tenere sotto controllo i singoli distretti, facilitando gli interventi di manutenzione e apportando un risparmio in dispersione di energia. 

“Vogliamo aggiornare costantemente i cittadini su come procedono i lavori del progetto Global Water Evolution, informando su quanto stiamo realizzando e realizzeremo grazie ai fondi del PNRR. – afferma Gerardo Stefanelli, presidente di Egato 4 Lazio Meridionale-Latina e Presidente della Provincia di Latina – Quelli registrati sono dei buoni risultati, ottenuti rispettando il cronoprogramma stabilito. Stiamo crescendo su questo: rispetto al passato, i ritmi di lavoro e gli obiettivi sono rispettati e la qualità offerta da Servizio Idrico sta crescendo costantemente”

Oltre a questo, Stefanelli sottolinea l’importanza di considerare l’Ente come voce di riferimento sul tema idrico. “Continuiamo a evidenziare i risultati ottenuti, non solo per informare i cittadini, ma perché troppo spesso viene sottovalutato dagli interlocutori del territorio il ruolo attivo ricoperto dall’Egato e dal Gestore. – afferma il Presidente – Ne è un esempio il recente convegno “Sorella Acqua”, l’evento ha registrato un buon successo, mi rammarica però il fatto che non fossero seduti al tavolo né Egato né Acqualatina, due voci fondamentali sul tema.  Ente e Gestore vengono chiamati in causa solo in momenti di discussione su manovre economiche e investimenti. Ci dimentichiamo invece dell’importanza strategica dei due soggetti su tutto ciò che riguarda l’acqua e la sostenibilità ambientale. Non parlo solo degli enti in quanto tali, ma soprattutto delle professionalità che hanno al loro interno. Ci sono ingegneri, tecnici, analisti che potrebbero mettere a disposizione le loro competenze a 360 gradi per la crescita del nostro territorio”.  

“La vera sfida del futuro – conclude Stefanelli – è la multisettorialità e la trasversalità delle politiche di sviluppo. Il dialogo e il lavoro di gruppo possono determinare quella che oggi viene definita come multipotenzialità, ovvero la capacità di moltiplicare l’efficacia e i risultati raggiunti non aumentando gli investimenti”. 

La morosità nel Servizio Idrico Integrato

Con l’introduzione del nuovo metodo tariffario (MTI-4) approvato con la delibera dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) 639/2023/R/idr del 28 dicembre, EGATO 4 Lazio Meridionale – Latina ha scelto di illustrare ai propri utenti tutto quello che riguarderà il pagamento della tariffa.

Tra le varie tematiche, anche un focus sulla morosità e sulle sue conseguenze in termini di gestione del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.).

Che cosa significa morosità nel sistema tariffario?

Con l’approvazione delle tariffe da parte di un EGATO, ogni anno viene riconosciuto al Gestore del S.I.I. un importo (VRG) da incassare con le bollette pagate dagli utenti. Con tale somma, oltre a coprire gli effettivi costi di gestione, il Gestore deve effettuare anche gli investimenti previsti nel Piano degli Interventi (PdI). Il ritardo o l’assenza nel pagamento delle bollette per i servizi idrici crea quella che viene definita “morosità”, un problema significativo perché il mancato incasso previsto dal Gestore può mettere a rischio l’equilibrio economico del sistema con dirette conseguenze anche sull’attuazione del Piano degli Interventi.

Quali conseguenze ha la morosità nel sistema tariffario?

Un’elevata morosità ha come diretta conseguenza il mancato incasso, da parte del Gestore, della cifra prevista. In tal caso, allo stesso, viene riconosciuta la facoltà di presentare una specifica istanza all’EGATO per il riconoscimento di extra-costi di morosità al fine di consentirgli di rispettare gli adempimenti e obblighi previsti dal suo ruolo (come, ad esempio, Convenzione di Gestione, disciplinare tecnico, delibere ARERA).

L’istanza di riconoscimento di ulteriori maggiori costi per morosità si basa sui mancati incassi da parte del Gestore negli ultimi due anni (UR 24) delle somme a lui riconosciute (VRG). Tale morosità, se riconosciuta dell’Ente d’Ambito, viene coperta con aumenti delle bollette degli utenti nelle successive annualità.

Le soluzioni adottate in passato per il territorio dell’ATO 4

In passato, a fronte di un’elevata morosità, il Gestore ha presentato un’istanza di riconoscimento di costi di morosità per il periodo regolatorio 2016-2019 (MTI-2) approvata dall’Ente d’Ambito con deliberazione n. 17 del 20/12/2016, che gli ha riconosciuto circa 15 Mln di euro di ulteriori costi per morosità. L’approvazione definitiva è avvenuta anche da parte dell’AEEGSI (oggi ARERA) con la deliberazione AEGGSI n.35/2017/R/idr del 26/01/2017 che, oltre a riconoscere tale morosità, ha disposto che il recupero di tali somme dovesse essere fatto sotto forma di conguaglio tariffario sulle bollette a partire dall’anno 2020. Quindi, le bollette dall’anno 2020 hanno subito un aumento per effetto di questi maggiori costi. Con deliberazione della Conferenza dei Sindaci n. 14 del 19/12/2019, infatti, furono portati dall’anno 2020 nelle bollette degli utenti detti conguagli in occasione dell’aggiornamento biennale delle tariffe.

Nell’anno 2021, il Gestore ha presentato una nuova richiesta di riconoscimento di maggiori costi di morosità in occasione dell’entrata in vigore del nuovo metodo tariffario, il MTI-3, per una somma di circa 33 Mln di euro (9%) da spalmare sulle bollette degli utenti dal 2022 al 2025, avendo registrato mancati incassi di bollette per morosità pari al 13,03%, ancora in aumento rispetto alle precedenti annualità. Con deliberazione della Conferenza dei Sindaci n. 12 del 25/06/2021 (MTI-3), furono approvate le tariffe per il periodo regolatorio 2020-2023. Con questa approvazione tariffaria, il Gestore ha subito un ulteriore mancato riconoscimento del costo di morosità, dunque, l’approvazione aveva infatti chiesto all’EGATO il riconoscimento di una percentuale di morosità di circa il 9% per 4 anni (circa 33 Mln) ma ha ottenuto un riconoscimento del 7,1 % previsto come parametro standard della zona Sud e le Isole al fatturato 2018 e 2019 (circa 9 Mln complessivi) calcolato quindi solamente su due anni da spalmare nelle tariffe delle annualità 2022 e 2023.

Gli aggiornamenti introdotti nel 2022 

Nel 2022, in occasione dell’aggiornamento biennale delle tariffe (2022-2023), il Gestore ha presentato un’istanza di riconoscimento dei maggiori costi di morosità per circa 24 Mln di euro (ovvero costi di morosità che in precedenza non gli erano stati riconosciuti dall’EGATO), da spalmare sulle bollette dal 2022 al 2025 avendo registrato una morosità effettiva di circa il 13%. Con deliberazione della Conferenza dei Sindaci n. 15 del 27/06/2022, l’EGATO ha approvato l’aggiornamento tariffario riconoscendo al Gestore del S.I.I. una morosità di circa il 3% prevista come parametro standard della zona Centro (circa 5,7 Mln di euro complessivi) calcolata su due sole annualità da spalmare nelle tariffe del 2024 e 2025.  L’EGATO ha quindi continuato a riconoscere al Gestore una ridotta morosità incentivando lo stesso ad attuare misure sempre più concrete per il recupero del credito.

Gli aggiornamenti dell’Autorità di Regolazione

Anche la stessa ARERA ha apportato notevoli novità in materia di recupero della morosità. Con propria deliberazione n. 311/2019/R/idr, ha stabilito le procedure che il Gestore deve applicare per limitare, sospendere o disattivare le utenze che risultano morose, stabilendo, inoltre, tutele per le utenze economicamente svantaggiate e inserendo azioni concrete che il Gestore deve adottare per la chiusura di utenze morose (es. chiusura utenza da presa stradale, chiusura utenza condominiale).

Un nuovo piano tariffario per EGATO 4. Ing. Bernola: “nelle prossime settimane saranno illustrate tutte le novità” 

Venerdì 09 febbraio – L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha introdotto un pacchetto di novità per il sistema idrico che andrà a dispiegare il proprio effetto anche sul S.I.I. del territorio dell’Ato 4. 

Con la delibera 639/2023/R/idr del 28 dicembre, ARERA ha introdotto per il nuovo anno un metodo tariffario idrico (MTI-4) che prevedrà l’inserimento di nuovi criteri guida per una durata di 6 anni. 

Dal comunicato stampa diffuso dall’Autorità di regolazione viene scritto che la manovra mirerà a ottenere “una riduzione delle differenze di servizio tra le aree del Paese, in continuità con le regole introdotte a partire dal 2012.  L’MTI-4 avrà la durata di 6 anni, prevedendo un aggiornamento del Piano delle Opere Strategiche (POS) fino al 2035, mirando a favorire la sicurezza degli approvvigionamenti idrici e, allo stesso tempo, a promuovere una maggiore cooperazione nei diversi livelli di pianificazione”. 

Alla delibera sul piano tariffario, ARERA ha aggiunto ulteriori novità, come la copertura del costo dell’energia elettrica e un intervento nella regolazione della qualità tecnica del S.I.I.. 

“Il nuovo metodo MTI-4 ha previsto numerose novità rispetto percedente metodo MTI-3 – Spiega l’ingegnere Umberto Bernola, direttore di EGATO 4 Lazio Meridionale – Latina –. Sono molti i temi da affrontare nel dettaglio: le morosità, il costo dell’energia elettrica, e la possibilità di derogare il limite di incremento massimo tariffario (teta) e l’introduzione di un nuovo parametro di qualità tecnica M0. È per questo che, nelle prossime settimane, con EGATO 4 ci impegneremo per spiegare nel dettaglio le novità previste.” 

Nel frattempo, sulla sito web dell’ente è possibile consultare la delibera pubblicata dall’Autorità per un approfondimento sugli aggiornamenti introdotti.  

Da PNRR a Smart City: Egato 4 Latina illustra i primi risultati del progetto Global Water Evolution

Dopo poco più di un anno dal recepimento dei fondi PNRR, Egato 4 Latina – Lazio Meridionale fa un punto sullo stato dell’arte del progetto “Global Water Evolution” durante la prima edizione di OASII – Osservatorio Acque del Sistema Idrico Integrato.

Finanziato da oltre 40 milioni di Euro, il progetto è volto a ottimizzare il Sistema Idrico Integrato dell’ATO 4, facilitando e accelerando la transizione ecologica e digitale grazie a una gestione improntata sull’innovazione tecnologica e smart dei servizi.

Tra gli obiettivi di lungo periodo illustrati durante il convegno:

  1. Il miglioramento delle infrastrutture per la messa in sicurezza dell’approvvigionamento idrico;
  2. La riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione grazie all’implementazione di una digitalizzazione e di un monitoraggio costante;
  3. Una maggiore attenzione a fognature e depurazione delle acque;
  4. L’abbattimento delle perdite amministrative.

Tra questi, è oggi possibile osservare già alcuni risultati, in particolare in merito alla digitalizzazione del sistema. Sono, infatti, quattro i nuovi software adottati sul territorio pontino per monitorare in maniera costante i dati riguardanti le infrastrutture: SCADA, WMS, SAC e GIS. Oltre a questi, da inizio novembre, è stato scelto di dare avvio alla sostituzione dei contatori idrici tradizionali con nuovi smart meters, contatori intelligenti in grado di accelerare la rendicontazione dei bilanci idrici, permettendo all’utente di avere accesso ai propri consumi in tempo reale tramite web. La conversione completa dei contatori intelligenti è prevista per l’autunno del 2025, data in cui saranno installati 100 mila nuovi apparecchi.

Con dicembre 2023 si raggiungerà anche una completa digitalizzazione di tutti i comuni appartenenti all’ATO permettendo, con l’inizio del nuovo anno, di trasferire i rilievi su una nuova piattaforma. Il risultato sarà quello di ottenere un riscontro più celere e accurato di quanto avviene nelle infrastrutture del nostro territorio. Questo sarà permesso anche grazie al potenziamento della control room oggi dedicata al pronto intervento: all’interno di questa sarà a breve possibile pianificare la manutenzione, supervisionare gli impianti, nonché accelerare ulteriormente la gestione delle emergenze in caso di guasti.

“I risultati raggiunti a oggi sono solo una piccola parte di quanto abbiamo previsto fino al 2026 – afferma Gerardo Stefanelli, Presidente di Egato 4 Latina –. L’Ente, insieme al Gestore, sta lavorando in un’ottica di lungo periodo, guardando già oltre agli obiettivi legati al progetto. Con i fondi del PNRR, infatti, il nostro territorio potrà usufruire anche di risorse aggiuntive che ci permetteranno di dare vita a una nuova fase gestionale, facendo avvicinare il nostro territorio a un vero e proprio modello di smart city”.

Egato 4: il bilancio del presidente Stefanelli sulle azioni del 2023

Bilancio

Tempo di bilanci anche per l’Ato 4 e il Sistema Idrico Integrato della nostra provincia, cosa ci dice?

Mi auguro che il 2023 verrà ricordato come un anno di svolta. Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad almeno tre fatti epocali: passaggio di consegne da Veolia a Italgas, fondi di investimento raddoppiati per i prossimi anni con il PNRR, e un sistema di controlli e monitoraggio dell’ente pubblico sul gestore privato che ha iniziato a dare i primi risultati di cambiamento. In aggiunta, per la prima volta la Provincia di Latina si è fatta capofila di un progetto nazionale sul tema dell’acqua grazie all’iniziativa OASII, ovvero l’Osservatorio Acque dei Sistemi Idrici Integrati.

Si è trattato di un’iniziativa realmente utile o una delle tante tavole rotonde sul tema?

Non spetta a me giudicare, però posso dire con certezza che non è stata una tavola rotonda. Non è quello lo spirito, non ci interessa riunirci tanto per parlare. Sin da subito abbiamo avuto ben chiaro che il vero obiettivo sarebbe dovuto essere quello di farci guida di un osservatorio su come vengano investiti i fondi PNRR in ambito idrico. Il tutto partendo dal Centro Sud Italia per invertire la rotta, condividere best practice, innovare e ridurre progressivamente le perdite idriche ed economiche.

Come ne è uscito l’Ato 4 nel confronto con gli altri enti?

Alla pari, ma ora che abbiamo cambiato passo bisogna alzare il ritmo ed è necessario che tutti siano all’altezza. Entro dicembre 2023 tutta la rete dei Comuni dell’Ato 4 sarà digitalizzata, è un segnale “tecnico” ma c’è ancora tanto da fare dal punto di vista “organizzativo” e “aziendale”.

Auspico inoltre che i Comuni procedano al più presto allo scambio delle banche dati con il gestore in modo da facilitare la ricerca degli evasori che gravano ancora sugli utenti onesti: conviene ai bilanci comunali oltre che a quelli del gestore.

In più con l’approvazione del bilancio 2023 terminerà anche il mandato dell’attuale consiglio di amministrazione. Sono convinto che in quell’occasione ( che avverrà al più tardi a giugno 2024) la parte pubblica dovrà farsi trovare pronta ed indicare professionalita’ che si dimostrino maggiormente all’altezza delle sfide tecnologiche a cui è chiamata l’azienda.

Le cronache delle ultime settimane in verità lasciamo trasparire qualche problema nei controlli interni della stessa società. Lei che pensa?

Conosco, delle vicende a cui si riferisce, solo ciò che voi giornalisti avete riportato. Mi sembra opportuno però che il salto tecnologico a cui la società sarà chiamata dovrà accompagnarsi anche ad struttura organizzativa più forte e capillare e ad un’ intensa attività di formazione rivolta al personale interno per consentirgli di stare al passo con i cambiamenti di cui sopra.

Certo nelle ultime settimane i riflettori si sono accesi sui qualche dipendente che pare aver assunto comportamenti non proprio edificanti. Sono convinto che siano vicende  dolorose anche per gli stessi dipendenti della società: so per certo, infatti, che dentro l’azienda lavorano tanti dipendenti di grande valore che rappresentano un vero e proprio patrimonio di conoscenza e di professionalità per il nostro territorio. I professionisti di livello ci sono, hanno bisogno di una guida più moderna ed attenta per alzare ulteriormente il livello.

L’innovazione basterà da sola a migliorare la situazione del nostro sistema idrico e a ridurre il peso del servizio sulle tasche dei cittadini?

No, è un processo integrato. Gli interventi che stiamo mettendo in campo con i fondi PNRR ci permetteranno di avere un sistema più efficiente e di recuperare risorse che oggi vengono impiegate per interventi di manutenzione. Risorse con cui potremo continuare a innovare in futuro, non solo per ridurre i costi, ma anche per rendere il nostro sistema idrico sostenibile per l’ambiente. Un esempio su tutti: è stato calcolato che la riduzione del 70% della produzione annuale di fango dai depuratori, consente l’eliminazione di circa 130 tonnellate di CO2 all’anno e un risparmio economico di circa un milione di euro all’anno. Questo è un circolo virtuoso, e non si sta verificando al Nord, ma sul nostro territorio. Non ci dimentichiamo che Acqualatina e’ sopratutto un player importante nelle politiche di sostenibilità ambientale del territorio.

OASII 23: un futuro innovativo e sostenibile per i Servizi Idrici Integrati del Meridione

OASII

Si è tenuta il 05 dicembre al Castello Caetani di Sermoneta la prima edizione di OASIIOsservatorio Acque dei Sistemi Idrici Integrati, il convegno ideato e organizzato da Egato 4 Lazio Meridionale – Latina, in collaborazione con Associazione Idrotecnica Italia e Servizi a Rete, per discutere della gestione dei fondi PNRR sui Servizi Idrici Integrati dell’Italia meridionale.

Più di cento i partecipanti alla giornata, aperta dalla sindaca di Sermoneta, Giuseppina Giovannoli e dal presidente della Provincia di Latina e di EGATO 4, Gerardo Stefanelli. Durante l’evento, sono stati illustrati i progetti applicati per i Servizi Idrici Integrati (S.I.I.) di numerose regioni del Sud Italia, soffermandosi sullo stato dell’arte dei lavori e sull’applicazione delle tecnologie che mirano alla riduzione delle perdite idriche che continuano a registrarsi nel Paese.

Marco Casini, Segretario Generale dell’Autorità del Bacino distrettuale dell’Appennino Centrale ha, infatti, ricordato che dei 3,7 miliardi di litri di acqua immessi nel distretto, se ne disperde ancora oggi circa il 50%. A questo si aggiungono i cambiamenti climatici che, con l’innalzamento delle temperature, vedono un aumento della domanda idrica che non corrisponde alla funzionalità delle strutture presenti. I dati hanno messo in luce l’importanza di investire nei S.I.I., tanto per un abbattimento dei costi quanto, e soprattutto, per rendere sostenibile l’erogazione di acqua salvaguardando la risorsa idrica.

Egato 4 Latina è intervenuto con il primo panel della giornata per presentare “Global Water Evolution”, il progetto applicato nell’ATO 4 Lazio Meridionale – Latina.

Con GWE vogliamo raggiungere due obbiettivi – ha spiegato Umberto Bernola, Direttore di EGATO 4 –. Il primo è quello di ammodernare il nostro sistema idrico con nuove tecnologie in grado di rendere le nostre infrastrutture digitalizzate e sostenibili. Inoltre, vogliamo recuperare gli abusivismi: il 20% delle nostre perdite sono amministrative, per questo vogliamo far sì che tutti paghino l’acqua che utilizzano; questo sarà possibile grazie anche all’applicazione di nuovi contatori intelligenti su tutto il territorio”.

Altre quattro le regioni intervenute per illustrare le proprie case history: Campania – con l’esperienza di “ABC4INNOVATION”, il progetto realizzato nel distretto di Napoli e “Azioni per l’Acqua” applicato al Distretto Vesuviano; Puglia – con la presentazione degli interventi portati avanti da AIP e AQP; Sicilia – con l’illustrazione di quanto realizzato nell’ATI di Palermo; Basilicata – che ha illustrato lo sviluppo delle reti idriche del territorio con EGRIB e Acquedotto Lucano.

A chiudere la giornata un tavolo di confronto, moderato dal professor Mario Rosario Mazzola, per confrontarsi sull’attuazione dei progetti, sulle criticità riscontrate e sulle soluzioni applicate.

“L’obiettivo di OASII – afferma Stefanelli – è invertire la rotta sul Centro-Sud e condividere, nei prossimi anni, i successi ottenuti. Infatti, a differenza di quanto erroneamente si pensi, sul territorio dell’ATO4 siamo in linea con gli investimenti e continueremo a lavorare per rendere il nostro distretto sostenibile e attento alla risorsa idrica”.  

Inoltre, il Presidente, nel ringraziare i presenti e la sindaca di Sermoneta, ha affermato “Eventi di questo tipo ci permettono di far scoprire le bellezze del nostro territorio. Il Castello di Sermoneta è una di queste, sono sicuro che i tanti professionisti presenti qui oggi da tutto il Centro-Sud d’Italia torneranno come turisti nei prossimi mesi”.