OASII 23: Il Primo Osservatorio sui Fondi del PNRR nel Settore Idrico Integrato

ISCRIVITI A OASII 23

Il 05 dicembre 2023, a partire dalle 9.00 e fino alle 16.00, nel Castello di Sermoneta si svolgerà la prima edizione di OASIIOsservatorio Acque dei Sistemi Idrici Integrati.

L’evento, ideato e organizzato da Egato 4 Lazio Meridionale – Latina in collaborazione con Associazione Idrotecnica Italia e Servizi a Rete, vedrà la partecipazione di una platea di esperti del settore idrico, ambientale e infrastrutturale, oltreché figure istituzionali locali e nazionali.

OASII 23si porrà l’obiettivo di affrontare uno dei temi più discussi del post pandemia: la gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In particolare, dopo circa due anni dalla trasmissione di questi da parte dell’Unione Europea, il convegno avrà lo scopo di illustrare come siano stati distribuiti, gestiti e implementati per innovare il Servizio Idrico Integrato (S.I.I.).

Nel corso dell’evento verrà illustrato lo stato attuale di avanzamento dei lavori (in particolare per ciò che coinvolge Centro e Sud d’Italia), soffermandosi sulle scelte tecnologiche fatte ad oggi. Inoltre, gli Enti di gestione dei S.I.I territoriali, nel dettaglio Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia, esporranno le loro esperienze, soffermandosi sia sugli obiettivi ad oggi raggiunti, che sulle criticità riscontrate.

“L’evento vuole, nell’immediato, stimolare un confronto che permetta non solo di comprendere appieno lo stato attuale delle cose sui diversi territori, ma anche di pensare a nuove soluzioni – afferma Gerardo Stefanelli, Presidente di Egato 4 –. Nel lungo termine, l’obiettivo di OASII sarà quello di trasformarsi in un Osservatorio permanente che raccolga e confronti i dati riguardanti lo stato di avanzamento infrastrutturale e tecnologico del S.I.I, andando a creare una vera e propria rete territoriale. Con Egato 4 abbiamo fortemente creduto nel progetto e siamo certi che servirà tanto agli enti locali per la costruzione di un network di ampia scala, quanto ai cittadini che potranno scoprire di più e rimanere aggiornati sull’utilizzo dei fondi”.

La giornata avrà inizio con i saluti istituzionali, che introdurranno ai diversi panel della giornata. Dalle 10:30 avranno inizio gli interventi: a cominciare dal Global Water Evolution attuato nel Lazio Meridionale, verranno raccontati e analizzati i progetti predisposti per Campania, Puglia, Sicilia e Basilicata. Dalle 15:00 un tavolo di confronto tra gli esperti e i rappresentati istituzionali delle diverse regioni coinvolte.

L’evento riconoscerà 3 CFP agli ingegneri che ne prenderanno parte.

Per la sua prima edizione, OASII sarà patrocinato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal Consiglio Regionale Lazio, dalla Provincia e dal Comune di Latina, dal Gestore Acqualatina S.p.A., dalle Associazioni Arpalazio e ANBI Lazio, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Latina e da Confservizi Lazio.

Per consultare il programma e iscriversi all’evento visitare la pagina OASII 23 su questo sito.

“Innovare per migliorare”: Latina Oggi intervista il Presidente Stefanelli

progetto-nawamed-la-provincia-al-lavoro-su-scala-internazionale

Il Sistema Idrico Integrato del Lazio Meridionale è giunto a una svolta: crede che l’ingresso di Italgas sia positivo per il territorio?

I cambiamenti apportano sempre una crescita: per poter innovare un sistema complesso come quello idrico era necessario un passo in avanti. Da anni lavoriamo per innovare le infrastrutture e portare sul nostro territorio nuove tecnologie e metodi di lavoro: grazie ai fondi del PNRR abbiamo sviluppato un programma concreto di crescita, ma siamo consapevoli che per migliorare ulteriormente avremo bisogno di una competenza imprenditoriale e, non di meno, di nuove risorse economiche. È presto per tirare le somme o esprimere pareri, ma la grande esperienza e il know how trasmessa da una multiutility come Italgas apporterà sicuramente un’innovazione al servizio idrico.

Le ho chiesto del “territorio” in merito anche alle diverse realtà municipali. Crede che i Comuni accoglieranno il nuovo protagonista?

Stiamo parlando di un’opportunità che non si limita solo ai rapporti istituzionali: implementare le risorse del sistema idrico significa apportare un miglioramento del servizio per tutta la cittadinanza. Credo che i Comuni siano consapevoli di questo. Ho più volte invitato i Sindaci a esprimersi in merito alla vicenda; ciò che ne è risultato è stata la presa d’atto da parte degli stessi. Non nego che avrei preferito un gradimento e, dunque, una presa di posizione netta, ma torniamo al punto di inizio: questa azione è fondamentale per l’innovazione del territorio.

L’appoggio dei comuni sarà comunque necessario per comunicare con il nuovo soggetto privato.

Questo è un tema importante. Trovare una sinergia tra pubblico e privato sarà una questione che impegnerà tutti i municipi dell’Ambito Territoriale. Da Presidente di Provincia e, soprattutto, dell’EGATO, mi assicurerò che si mantenga un dialogo tra i due soggetti e sceglierò insieme all’intera Conferenza dei Sindaci il miglior modo per costruirlo. Potremmo pensare, per esempio, ad instaurare una cabina di regia, e quindi ad apposite personalità delegate al mantenimento dei rapporti. Questa è la prossima questione da definire.

In una vecchia intervista parlò di un nuovo nome per il sistema idrico. Anche questa è una questione da definire?

Come affermato in passato, si avverte il bisogno di voltare pagina. Dare una nuova identità al servizio, anche nel modo di comunicarlo, potrebbe essere un modo di riflettere l’evoluzione. Questo potrebbe racchiudere in sé un richiamo all’innovazione e alla sostenibilità, che dovranno continuare a essere i due pilastri del nostro lavoro.

Crede che l’ingresso di Italgas sia l’unico cambiamento al quale assisteremo?

Sappiamo che i prossimi mesi saranno fondamentali anche per l’evoluzione dell’Egato. L’approvazione dello Statuto rivelerà anche il futuro dell’Ente. In merito a questo mantengo costanti le posizioni espresse più volte negli scorsi mesi.

Ovvero?

Credo che la richiesta di revisione dello Statuto sia un atto di grande responsabilità. Ciò che è stato richiesto da alcune realtà comunali è che siano rivalutati i termini di rappresentanza all’interno dell’Ente. Ciò significa che questa, secondo chi contesta le attuali disposizioni, dovrebbe essere ripartita in base al numero di abitanti che ogni comune conta. Non sono però dell’idea che ridimensionare i “pesi” possa essere la scelta migliore, né quella più etica. Al contrario, la richiesta è antitetica al principio di solidarietà su cui si è fondato lo stesso Egato, in cui la rappresentanza dei territori è distribuita equamente essendo l’acqua un bene primario.

È una strategia per avvantaggiare alcune municipalità all’interno dell’Ambito Territoriale?

Non voglio affermare che sia mera strategia che, se così fosse, potrebbe aver sbagliato i propri calcoli: ricordiamo, infatti, che i comuni più densamente popolati non sono gli stessi a detenere le principali fonti di acqua del territorio. È fondamentale ricordarsi ciò per non creare contrasti o muoversi secondo singoli interessi. Io reputo che una risorsa preziosa come l’acqua non possa essere giostrata da tornaconti personali, per questo sposo a pieno il principio di solidarietà.

La revisione dello statuto si concentra anche sulla sua figura, quella di Presidente dell’Ente. Si chiede che questo sia rappresentato da uno dei Sindaci dell’Ambito, lei cosa ne pensa?

La questione è più complessa di quanto sembri: le modalità di elezione dei presidenti degli Egato è prevista da una legge Regionale, non è circoscritta soltanto all’Ato 4. Ciò significherebbe impugnare una questione che è più grande del solo territorio pontino. Inoltre, nel maggio 2024 ci sarà la riforma delle Provincie che sceglierà le sorti di determinate questioni. Ad ogni modo, credo che la presidenza dell’Ente sia in capo a quella della provincia per specificità che il singolo municipio – e lo dico da sindaco – non sarebbe in grado di gestire. Parlo, ad esempio, degli alti investimenti economici che occorrono e, soprattutto, del tempo e delle questioni che vedono impegnato l’Ente e che spesso si intersecano con quelle della provincia stessa. Una visione più ampia, come quella che può avere un Presidente di Provincia, è ciò che occorre in certi casi. Non lo dico per interesse personale, ma per chi mi succederà nel ruolo.

Facendo una somma del tutto, quali saranno le sorti del Sistema Idrico Integrato?

Ribadisco, è ancora presto per tirare le somme. Sicuramente continueremo nell’obiettivo primario, quello di rendere ottimale e sempre più innovativa la qualità del servizio pubblico – non dimentichiamo infatti che lo scopo è quello di operare per la cittadinanza. L’ingresso del soggetto privato sarà fondamentale in questo, qualunque siano le sorti amministrative e territoriali dell’Egato. Sulle stesse non posso che ribadire quanto già detto nel mio appello ai sindaci, ricordando quanto sia fondamentale la tempestiva approvazione dello Statuto per consentire il corretto funzionamento dell’Ente.

Ponza e Ventotene: disposti 6 milioni di euro per gli impianti di depurazione. Gli interventi riguarderanno oltre 4 mila cittadini

Lunedì 21 agosto – Dopo l’esito favorevole ottenuto lo scorso luglio, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha disposto i fondi per l’implementazione degli interventi negli impianti di Ponza e Ventotene.

Le proposte presentate per le due infrastrutture sono risultate ammissibili ad essere finanziate tra le oltre 300 candidature presentate. Queste prevedranno il potenziamento dell’impianto di depurazione Giancos (Ponza) e l’adeguamento funzionale dell’impianto di depurazione nella località Faro (Ventotene) per una somma totale di più di 6 milioni di euro.

In particolare, i due progetti rientrano nelle proposte attuative della Misura M2 C4 (inerente a investimenti in fognatura e depurazione per la tutela della risorsa idrica) disposta grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“Al più presto verranno disposti i finanziamenti per due dei territori dell’ATO4 – afferma Gerardo Stefanelli, Presidente di Egato 4 Lazio Meridionale –. È un passo fondamentale per migliorare la qualità e la tutela della risorsa idrica. I due progetti andranno a interessare oltre 4 mila cittadini e un numero altrettanto ampio di turisti, per questo ringraziamo il Ministero per la fiducia”.

Pubblicato il bando per la formazione di operatori economici in ambito di collaudo e verifica di conformità

L’EGATO 4 Lazio Meridionale – Latina ha avviato una procedura di selezione per la formazione di un elenco di operatori economici interessati all’affidamento di incarichi professionali di collaudo e/o verifica di conformità in corso d’opera, nell’ambito di vari interventi del Gestore del S.I.I. (Acqualatina S.p.A.).

Il termine ultimo per l’invio della domanda, corredata della documentazione necessaria, sarà entro e non oltre le ore 23:59 del 06 agosto 2023.

I requisiti di ammissione e la documentazione sono consultabili e reperibili dal sito della PA digitale o ai seguenti link:

Rendiconto, DUP e Bilancio di Egato 4: via libera all’unanimità dalla Conferenza dei Sindaci

Si è riunita questa mattina la Conferenza dei Sindaci dell’ATO 4 Lazio Meridionale – Latina, convocata dal Presidente Gerardo Stefanelli, per la discussione e l’approvazione del Rendiconto di gestione anno 2022, del Documento Unico di Programmazione 2023-2025 e del Bilancio di previsione triennale. La Conferenza ha approvato all’unanimità i tre documenti.

L’incontro di oggi ha contribuito ad indicare le linee strategiche ed operative, contenute all’interno del DUP, che verranno adottate dall’ente nel triennio 2023-2025.  Per la prima volta nel bilancio di EGATO sono stati inseriti i finanziamenti ottenuti nell’ambito del PNRR per un ammontare complessivo di circa 40 milioni di euro destinati alla riduzione delle perdite della rete idrica.

Tra i progetti più rilevanti troviamo la realizzazione di due impianti di depurazione delle acque per le isole di Ponza e Ventotene. Il finanziamento di tali opere ha già ottenuto una prima approvazione da parte della Regione Lazio e si attende solamente il decreto ministeriale che darà il via libera definitivo.

“Per la prima volta abbiamo inserito i fondi ottenuti dal PNRR nel bilancio, un passo fondamentale per aumentare l’efficienza della rete – afferma il Presidente di Egato 4 Lazio Meridionale – Latina e della Provincia, Gerardo Stefanelli –. l’Ente che si trova davanti a un momento di svolta fondamentale: come sempre, ringraziamo la Conferenza dei Sindaci per la fiducia dataci e ci auspichiamo che la sinergia di questa mattina ci possa portare all’approvazione del nuovo Statuto, documento fondamentale per una maggiore operatività dell’Egato”.

Investimenti su fognature e depurazioni: pubblicato l’esito delle proposte progettuali. Ponza e Ventotene ammesse a finanziamento

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato gli esiti dell’attività istruttoria condotta sulle proposte progettuali presentate da Regioni e Provincie autonome per la Misura M2 C4 inerente a investimenti su fognature e depurazioni.

Tra le 328 candidature totali registrate, è stata proposta l’ammissibilità a finanziamento a 176 proposte progettuali, due delle quali riguardanti l’Ambito Territoriale Ottimale n° 4 – Lazio Meridionale, Latina.

Tra i territori interessati Ponza e Ventotene, per i quali sono previsti due diversi interventi:

  1. Il potenziamento dell’impianto di depurazione Giancos (Ponza), per il quale verranno disposti più di 4 milioni di euro di finanziamento;
  2. L’adeguamento funzionale dell’impianto di depurazione nella località Faro (Ventotene), per il quale verrà disposto più di 1 milione di euro di finanziamento.

L’investimento, che sarà implementato all’emanazione del decreto, coprirà un totale di 4.100 residenti del territorio dell’ATO4 entro il 2026.

Il Presidente di Egato 4 Lazio Meridonale – Latina e della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli: “Due delle proposte progettuali riguardanti il territorio dell’ATO4 sono state ritenute ammissibili a finanziamento. È un risultato significativo, per il quale desidero ringraziare il Ministero sulla fiducia accordataci. L’investimento ci permetterà di migliorare notevolmente il sistema di depurazione di Ponza e Ventotene, garantendo un ambiente più sicuro per gli oltre 4 mila cittadini interessati”.

Il Servizio Idrico Integrato continua a crescere: le tappe raggiunte e i prossimi passi di Egato 4 Latina

È passato circa un anno dall’approvazione, da parte del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, del progetto per l’innovazione del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) che ha permesso al Lazio Meridionale di ottenere un finanziamento di più di 40 milioni di euro dai fondi del PNRR. Gerardo Stefanelli, presidente di Egato 4 Lazio Meridionale – Latina e della Provincia di Latina, illustra con un’intervista su Latina Oggi i primi passi compiuti e i prossimi obiettivi dell’Ente.

A poco più di un anno dalla sua presentazione, come si è evoluto il progetto “Global Water Evolution” finanziato attraverso i fondi del PNRR?

Il progetto sta prendendo piede: dopo aver completato una prima parte amministrativa di definizione dei dettagli, il piano di interventi è ormai in fase di implementazione. L’obiettivo primario è quello di avvicinarsi al modello di smart cities che, da sempre, ritengo essenziale per il nostro territorio non solo da presidente dell’Ente ma anche dell’intera Provincia. I fondi del PNRR ci stanno avvicinando alla meta auspicata, rappresentando un fattore strategico essenziale per il futuro del S.I.I..

Questo perché permetterà una modernizzazione della rete idrica?

Non solo. Sicuramente i fondi consentiranno la costruzione di infrastrutture più evolute e resilienti, ma permetteranno anche una gestione strutturata, programmata e tempestiva nella manutenzione della rete. Anzi, mi permetto di dire che proprio quest’ultima rappresenti il fine ultimo del progetto: monitorare in maniera capillare il territorio, attraverso le nuove tecnologie a disposizione, ci consentirà di intervenire in maniera immediata laddove ci fosse necessità. Ciò si tradurrà in una diminuzione delle perdite e, di conseguenza, nella salvaguardia della risorsa idrica e nella riduzione del pagamento in bolletta per il cittadino.

Come renderete questo possibile?

Stiamo già lavorando a questo grazie al piano interventi contenuti all’interno del progetto, tutti mirati alla digitalizzazione e alla manutenzione del Servizio Idrico. Partendo dalla nuova piattaforma informatica centralizzata in grado di gestire la mole di dati inerenti al S.I.I., possiamo oggi monitorare in maniera costante la rete idrica. Il tutto ci è permesso dall’istallazione di appositi strumenti come, ad esempio, i noisy-loggers, registratori che riescono a rilevare le dispersioni idriche semplicemente dal rumore emesso. Non solo: per rendere il monitoraggio più semplice abbiamo scelto di distrettualizzare 500 km di rete, così da ottenere una maggiore facilità e velocità di intervento. Un altro tema a cui abbiamo dato particolare attenzione è quello della lotta agli abusi: stiamo procedendo, per questo, a installare 100 mila nuovi smart meters che daranno modo agli utenti di consultare i propri consumi in tempo reale.

La somma di queste azioni permetterà di ridurre il volume di perdite del 45% entro il 2032, oltreché di risparmiare più di 7 milioni di euro da oggi al 2026, ottenendo un apporto positivo per l’intero territorio.

In tutto questo qual è peso di Egato 4 Latina in veste di organo monitorante?

Pensare all’Ente Governativo come mero supervisore è limitante: Egato 4 Latina, più che un attore esterno, ha rappresentato il principale driver del progetto, facendosi carico di trovare una sinergia tra le parti, oltreché di dar moto al programma di intervento e di monitorarlo. Inoltre, proprio per la buona riuscita avuta con Global Water Evolution, possiamo immaginare l’Ente come una best practice e un driver non solo per il Lazio Meridionale, ma anche per il sud del paese.

Per farlo avrà bisogno di dimostrarsi preparato.

Stiamo lavorando proprio in vista di questo. Non escludiamo di organizzare un evento istituzionale sul tema nei prossimi mesi ma, per far sì che l’Ente assuma un ruolo primario sul territorio, sarà necessario impegnarsi per dotarlo di un’organizzazione forte e strutturata. Proprio riguardo a ciò, è necessario sottolineare, oggi più che mai, l’importanza di uno Statuto che possa rafforzare l’Ente. Inoltre, dovremo essere pronti a investire nella crescita del Sistema Idrico anche grazie a un asset strategico che gli conferisca una nuova identità.

Si riferisce al cambio di proprietà di Acqualatina?

L’evoluzione che questa comporterebbe è sicuramente fondamentale per lo sviluppo del Sistema Idrico. Come ho affermato nelle scorse settimane, la disponibilità di ingenti risorse finanziare e l’esperienza nel settore di Italgas sarebbero un valore aggiunto per il nostro territorio. Ad oggi, il know-how guadagnato è di altissimo livello ma credo sia arrivato il momento di accrescere e innovare le nostre competenze e possibilità.

L’intervista di Latina Oggi al Presidente Gerardo Stefanelli sul cambio di proprietà di Idrolatina

progetto-nawamed-la-provincia-al-lavoro-su-scala-internazionale

Acquisizione Idrolatina da parte di Italgas, da presidente della Provincia ma soprattutto di Egato 4 Latina cosa ne pensa?
Rispondo alla sua domanda con un’altra domanda: oggi come potremmo innovare un sistema altamente complesso e specializzato come quello idrico?

Ci sta dicendo che per innovare il sistema idrico la strada non sarebbe potuta essere che quella di un nuovo soggetto?
Vado oltre: dico che per innovare abbiamo bisogno di ingenti risorse, sia economiche che umane, oltre a un interesse imprenditoriale strategico e vivo. Potrei sbagliarmi, ma credo che l’interesse imprenditoriale di Veolia per il nostro territorio si sia progressivamente esaurito in questi vent’anni. Sicuramente ai francesi va riconosciuto un merito: quello di aver contribuito a costruire un know how di altissimo livello che oggi costituisce una grande ricchezza da cui ripartire e non a caso un elemento di grande attrattività per un soggetto in forte espansione come Italgas.

Però una cosa non mi è chiara: si parla tanto di acqua pubblica, non sarebbe stato questo il momento per fare il grande passo?
Qui veniamo al secondo elemento che ho citato: la disponibilità di ingenti risorse finanziarie. I Comuni sarebbero stati davvero in grado di sostenere gli investimenti necessari? Parliamo di svariate decine di milioni di euro. Non solo, con  Italgas stiamo parlando di un’azienda leader di mercato, che gestisce l’acqua in Campania, una società italiana e di fatto caratterizzata da una forte matrice pubblica considerando che al 26% è partecipata da Cassa Depositi e Prestiti e che il 48% del suo capitale è rappresentato da investitori istituzionali. Detto questo la Conferenza dei Sindaci può esprimere il proprio gradimento.

Qualunque sia la conclusione di questa vicenda un fatto è certo, c’è bisogno di una svolta.
Potremmo trovarci dinanzi a un momento storico per il nostro territorio, dovremo essere bravi a guidarlo e instaurare un nuovo rapporto costruttivo con il soggetto privato. Si avverte il bisogno di voltare pagina, mettere da parte Acqualatina e dare un nome nuovo e una nuova identità al nostro sistema idrico integrato. Era chiaro che Veolia non avesse più intenzione e soprattutto interesse nel portare avanti un progetto di questo tipo. Ben venga un nuovo soggetto privato come Italgas che con il suo interessamento dia prova di vedere nel nostro territorio un asset strategico per rafforzare e allargare la propria leadership di mercato.

Cosa si augura?
Una sola cosa: innovare il sistema idrico integrato per continuare a migliorare il servizio ai cittadini. E oggi ciò significa non solo intervenire sulle reti, ma anche sui software, perché la partita si gioca soprattutto sulla gestione e sull’analisi dei dati. Una multiutility come Italgas, o come Acea, che si muove su più piani come gas e acqua ha tutto l’interesse nell’ottimizzare la gestione delle risorse. Questa è la vera opportunità da cogliere.

Possiamo sperare in un sistema idrico all’avanguardia?
Non c’è alternativa: il tema oggi è la digitalizzazione dell’intero ciclo, sia per abbattere i costi di gestione, sia per abbattere la dispersione idrica anche del 15-20%. È su questo piano strategico indispensabile che una multiutility può fare la differenza, perché ha modo di gestire più dati, ovvero di raccoglierli, analizzarli e incrociarli. Senza considerare i know how trasversali ed extra-territoriali.  Questa operazione, di fatto, non riguarda solo la rete del gas e idrica, ma la rete delle conoscenze e delle competenze che si allarga. Questo è il vero investimento impagabile da sfruttare in modo intelligente.

Qual è il ruolo della conferenza dei sindaci, ora?
Nel momento in cui Acqualatina ci comunicherà formalmente dell’avvicendamento tra Veolia e Italgas procederò a convocare i sindaci per esprimerci sul merito

Approvato dalla Conferenza dei Sindaci il Bonus Idrico locale per il territorio dell’Ato 4.

È in arrivo per le famiglie in condizioni di disagio economico dell’Ato 4 un Bonus Idrico locale aggiuntivo a quello nazionale già previsto dall’Arera. Ad approvare questa misura di sostegno economico è stata la Conferenza dei Sindaci dell’Egato 4 Lazio Meridionale – Latina.

“In questo momento di particolare difficoltà per le famiglie, abbiamo ritenuto tutti che l’importante contributo economico già riconosciuto dall’Arera non fosse abbastanza – dichiara il Presidente dell’Egato 4 e Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli – Da qui la reintroduzione di un Bonus Idrico locale, che integra quello nazionale e lo rafforza, così da sostenere in modo più consistente chi ne ha bisogno. Siamo gli unici nel Lazio ad attuare una misura di questo tipo, anche per questo ringrazio tutti i componenti della Conferenza per questo traguardo comune”.

Il Bonus Idrico nazionale rappresenta un’agevolazione che garantisce all’utente una fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua per ogni componente della propria famiglia anagrafica – ovvero, in una famiglia composta da 4 persone, non vengono pagati 73 metri cubi di acqua all’anno.

Alla somma prevista dal Bonus Idrico nazionale, l’Egato 4 andrà a sommare un Bonus aggiuntivo attraverso uno specifico calcolo, permettendo così ai beneficiari di ridurre ulteriormente la spesa sostenuta.

Al Bonus Idrico (nazionale + locale) può avere accesso l’utente che appartiene:

  1. a un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 9.530 euro, oppure
  2. a un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro, oppure
  3. a un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.

Inoltre, gli utenti aventi diritto non dovranno fare domanda per usufruire del contributo: i beneficiari saranno individuati automaticamente sulla base della loro Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e riceveranno la somma prevista dal Bonus (nazionale + locale) in maniera automatizzata (direttamente scontata in bolletta nel caso di utenti diretti o attraverso un assegno una tantum nel caso di utenti indiretti).
Tale novità ha permesso di passare, dal 2021, da 7.000 a oltre 50.000 beneficiari sul territorio dell’Ato 4, allargando la platea di aventi diritto.

Per avere, quindi, accesso automatico al Bonus, il cittadino dovrà presentare ogni anno la DSU e ottenere un’attestazione di ISEE entro la soglia prevista dall’Arera. Sarà quindi l’Inps a inviare i dati al Sistema Informativo Integrato (SII) per consentire l’erogazione dell’agevolazione agli aventi diritto.

Gestione del Servizio Idrico Integrato. Nella seduta odierna il Consiglio approva il piano di rientro del valore di 20 milioni del Sistema idrico

Via libera all’unanimità dal Consiglio provinciale al Piano di rientro del valore complessivo di 20 milioni di euro corrispondenti alle per le somme ancora da incassare da parte della Provincia e dell’Egato relative al rimborso dei mutui accesi dall’ente su delega dei Comuni per la capitalizzazione societaria. Dopo l’approvazione da parte della Conferenza dei sindaci il 5 maggio scorso nella seduta odierna l’assise ha  approvato la relativa delibera che prevede la restituzione da parte dei Comuni per il tramite di Acqualatina di complessivi 15 milioni 692mila euro alla Provincia quale debito maturato per il pagamento del mutuo a copertura della quota di capitalizzazione societaria parte pubblica (51%) di Acqualatina. La somma sarà erogata con rate annuali che nel primo biennio ammonteranno a 1 milione e 440mila euro mentre dal  2024 fino a 2032 – data di estinzione definitiva del debito – la rata annuale ammonterà a 1 milione e 928mila euro. La società che gestisce il servizio idrico integrato dovrà inoltre restituire il canone di  concessione a Egato, per un ammontare complessivo di 5 milioni e 319mila euro in dieci anni. La rata annuale è stata fissata in 719.250 euro per i primi cinque anni poi a crescere fino al 2032 anno di estinzione definitiva.
Entrando nel dettaglio dei due Piani di rientro approvati dalla Conferenza dei Sindaci dell’Ato 4 presieduta dal presidente Stefanelli del 5 maggio scorso e dal Consiglio provinciale odierno, le somme spettanti alla Provincia derivano da due anticipazioni finanziarie diverse. 

La prima ammonta a 4.359.841,12 euro e deriva dalle spese di funzionamento dell’Egato 4 Lazio Meridionale Latina che la Provincia ha anticipato per garantire il ruolo di monitoraggio e controllo dell’ente.  Somme che avrebbe dovuto sostenere Acqualatina e che, tramite il Piano di rientro approvato, ora rimborserà totalmente rimettendosi in pari rispetto ai pagamenti futuri.

La seconda somma ammonta a 12.862.638,02 euro (calcolata al 31/12/2021) e deriva da due mutui accesi presso Cassa depositi e prestiti dalla Provincia di Latina finalizzati ad anticipare le somme dovuto dai Comuni dell’Ato 4 per l’acquisto delle quote di parte pubblica (51%) del Sistema Idrico Integrato. Nel 2003, con deliberazione n. 2, i Comuni decisero di ricorrere al canone annuo per rimborsare la Provincia di questa anticipazione. Quindi il gestore Acqualatina avrebbe dovuto rimborsare per conto dei Comuni dell’Ato 4 la Provincia, ma ciò è avvenuto con grande discontinuità. I soldi spettanti alla Provincia sono rimasti così nelle casse del gestore e, anno dopo anno, si sono accumulati fino a raggiungere la somma di poco meno di 13 milioni di euro che ora l’ente provinciale ha determinato e recupererà nei prossimi anni.

La Provincia reimmetterà nel sistema le risorse che arriveranno da Acqualatina.

 “In totale, parliamo di circa 20 milioni di euro – commenta il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – che potremmo reimmettere nel sistema. Al di là delle somme, che sono ingenti, il vero obiettivo  raggiunto è un altro: nessuno finora era riuscito a mettere così tanto ordine ai conti e concretizzare una politica di trasparenza così strutturata sulla gestione del sistema idrico integrato dell’Ato 4. Voglio  ringraziare il direttore dell’Egato Umberto Bernola, i professionisti della Provincia oltre ai sindaci della Conferenza nonché i colleghi del Consiglio provinciale per la preziosa collaborazione. Non dobbiamo accontentarci – conclude Stefanelli – Il prossimo 5 giugno porteremo in Conferenza l’approvazione dello Statuto dell’Egato 4. È un fatto storico e un atto determinante per rafforzare il ruolo di controllo dell’ente e per garantire la più efficace gestione possibile dei fondi PNRR. L’innovazione del sistema idrico integrato del nostro territorio passa anche da qui”.