Qualità delle Acque

Qualità tecnica del servizio

Monitoraggio 2020-2021

Perdite idriche

Ha come obiettivo il contenimento della dispersione delle acque e, quindi, la conservazione della risorsa idrica. Questo tiene conto di due indicatori:
  • M1a – Perdite idriche lineari;
  • M1b – Perdite idriche percentuali.

Interruzioni del servizio

Ha come obiettivo il mantenimento della continuità del servizio. È definito come rapporto tra la somma delle durate delle interruzioni annue e il numero totale di utenti finali serviti dal gestore.

Qualità dell’acqua erogata

Ha come obiettivo il monitoraggio ed il mantenimento di una adeguata qualità della risorsa idrica destinata al consumo. È definito secondo tre indicatori:
  • M3a – Incidenza ordinanze di non potabilità;
  • M3b – Tasso di campioni da controlli interni non conformi;
  • M3c – Tasso di parametri da controlli interni non conformi.

Adeguatezza del sistema fognario

Ha come obiettivo quello di minimizzare l’impatto ambientale derivante dal coinvolgimento delle acque superflue monitorando, quindi, l’adeguatezza del sistema fognario. È definito secondo tre indicatori:
  • M4a – Frequenza degli allagamenti e/o sversamenti da fognatura;
  • M4b – Adeguatezza normativa degli scaricatori di piena;
  • M4c – Controllo degli scaricatori di piena.

Smaltimento fanghi in discarica

Ha come obiettivo quello di minimizzare l’impatto ambientale collegato al trattamento dei reflui con riguardo alla linea fanghi. È definito come rapporto tra la quota dei fanghi di depurazione misurata in sostanza secca smaltita in discarica e la quantità di fanghi di depurazione misurata in sostanza secca complessivamente prodotta.

Qualità dell’acqua depurata

Ha come obiettivo quello di minimizzare l’impatto ambientale collegato al trattamento dei reflui con riguardo alla linea acque. È definito come tasso di superamento dei limiti dei campioni di acqua reflua scaricata.

Glossario

È l’area in cui la popolazione, ovvero le attività produttive, sono concentrate in misura tale da rendere ammissibile la raccolta e il convogliamento delle acque reflue urbane verso un sistema di trattamento o verso un punto di recapito finale, ai sensi dell’art. 74 del d.lgs. 152/2006 e m.i.

È il territorio sulla base del quale, ai sensi dell’art. 147 del lgs. 152/2006, come integrato dall’art. 7 del d.l. 133/2014 convertito nella legge n. 164/2014, sono organizzati i servizi idrici e sul quale esercita le proprie prerogative in materia di organizzazione del servizio idrico integrato l’Ente di governo dell’ambito individuato dalla Regione. Con riferimento agli ambiti coincidenti con l’intero territorio regionale, la notazione ATO può essere riferita anche ai bacini o alle conferenze territoriali – comunque di dimensioni non inferiori ai confini provinciali o delle città metropolitane -, ove identificati dalla Regione ai sensi del citato art. 147 del d.lgs. 152/200.

È la porzione di acqua raccolta nell’ambito dei controlli interni, ai sensi dell’articolo 7 del d.lgs. 31/2001 e s.m.i., secondo metodiche di campionamento standardizzate, sottoposta ad analisi di laboratorio convalidate al fine di valutarne la conformità per usi potabili ai sensi del d.lgs. 31/2001 e s.m.i.

È la porzione di acqua reflua raccolta sugli scarichi degli impianti di depurazione, secondo metodiche di campionamento standardizzate, in conformità alle metodologie e procedure indicate all’Allegato 5 parte III d.lgs. 152/2006 e s.m.i., sottoposta ad analisi di laboratorio convalidate al fine di valutarne la conformità allo scarico ai sensi del d.lgs. 152/2006 e s.m.i.

È la classificazione dei macro-indicatori e degli indicatori semplici sulla base della capacità dei medesimi di risolvere problematiche di tutela ambientale o di eccessivo sfruttamento della risorsa idrica, tramite l’adozione di interventi o attività gestionali a cui possono essere associati costi ambientali (ENV) e della risorsa (RES), in coerenza con quanto previsto dall’art. 9 della direttiva quadro 2000/60/CE; la categoria tariffaria “ALTRO” è stata associata ai macro-indicatori o agli indicatori semplici non classificabili come ENV o RES. 

Individua, per ciascuna gestione considerata, l’obiettivo di miglioramento o mantenimento di qualità tecnica, in funzione del livello di partenza di ogni macro-indicatore.

Sono i controlli che il gestore dell’acquedotto è tenuto ad effettuare per la verifica della qualità dell’acqua destinata al consumo umano, ai sensi dell’articolo 7 del d.lgs. 31/2001 e m.i.

È il soggetto competente alla predisposizione della tariffa ai sensi dell’articolo 154 comma 4 del d.lgs. 152/06.

È la mancata fornitura del servizio, per un utente finale, alle condizioni minime di portata e carico idraulico definite dalla normativa vigente o, nei casi previsti, specificate nel contratto di utenza; sono ricomprese tutte le tipologie di interruzione, incluse quelle per razionamento idrico in condizioni di scarsità.

Sono le interruzioni del servizio di acquedotto derivanti da segnalazione al pronto intervento o avviso di telecontrollo/controllo interno riconducibili a situazioni di disagio o di pericolo (per gli utenti o per l’ambiente), tali da richiedere interventi non differibili nel tempo.

Sono le interruzioni del servizio differenti da quelle non programmate di cui al precedente punto.

Sono ricompresi tra gli standard generali di qualità tecnica e – affiancandosi ai prerequisiti e agli standard specifici – consentono la definizione di un percorso articolato in target evolutivi rispetto al livello di partenza di ciascun operatore, al fine di perseguire obiettivi di tutela ambientale, sicurezza e continuità del servizio, qualità dell’acqua.

È l’Allegato A alla deliberazione 664/2015/R/IDR, come integrato dalla deliberazione 918/2017/R/IDR, recante “Aggiornamento biennale delle predisposizioni tariffarie del servizio idrico integrato”.

È il risultato che ciascun gestore è tenuto a conseguire, diversificato a seconda della classe di appartenenza in cui il gestore si colloca.

È il provvedimento cautelativo adottato dal sindaco, a tutela della salute pubblica, a seguito di superamento accertato dei valori di parametro fissati dall’Allegato I del d.lgs. 31/2001 e m.i.

Sono i contaminanti di natura fisica, chimica, chimico-fisica e microbiologica fissati dal d.lgs. 31/2001 e s.m.i. nell’Allegato I, Parte A, B e C. 

Sono i contaminanti di natura chimica e chimico-fisica (eventualmente anche fisica e microbiologica) fissati dal lgs. 152/2006 e s.m.i. nell’Allegato 5, Parte III, Tabelle 1 e 2, 3 o 4.

È il Testo integrato per la regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato, ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo

È la classificazione di ciascuna tipologia di performance di qualità tecnica, sulla base dell’obiettivo di mantenimento o miglioramento di ciascuna gestione e del meccanismo di incentivazione previsto, articolato in tre livelli di fattore premiale o di penalizzazione (base, avanzato, di eccellenza).

È l’Allegato A alla deliberazione dell’Autorità 218/2016/R/IDR recante “Regolazione del servizio di misura nell’ambito del servizio idrico integrato a livello nazionale”.

È la persona fisica o giuridica che abbia stipulato o che intenda stipulare un contratto di fornitura per uso proprio di uno o più servizi del SII. Le utenze condominiali sono a tutti gli effetti equiparate alle utenze finali.

Sono i destinatari finali del servizio erogato all’utenza condominiale e coincidono con le unità immobiliari sottese al contratto di fornitura di uno o più servizi del SII.

È l’utenza finale servita da un unico punto di consegna che distribuisce acqua a più unità immobiliari, anche con diverse destinazioni d’uso.

Sono i volumi misurati o stimati nell’ambito della misura di processo, come definita dal TIMSII.

Sono i volumi misurati o stimati nell’ambito della misura di utenza, come definita dal TIMSII.

È il modello, introdotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con le Linee Guida del 2004, basato sulla valutazione e gestione del rischio associato a ciascuna fase che compone la filiera idrica, dalla captazione fino all’utente per garantire la protezione delle risorse idriche e l’assenza di potenziali pericoli per la salute umana nell’acqua destinata al consumo umano.