Il 5 dicembre di ogni anno si celebra il World Soil Day, conosciuto in Italia come Giornata Mondiale del Suolo, una data istituita nel 2014 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) per ricordare l’importanza di mantenere un suolo in salute per ottenere ecosistemi sani e un benessere umano e animale.
L’edizione 2022 è dedicata alla sensibilizzazione sul grave problema della perdita di nutrienti del suolo, riconosciuto come uno dei maggiori fattori di rischio a livello globale per la sicurezza alimentare e la sostenibilità in tutto il mondo, non a caso è stato scelto per la campagna il nome “Soils, Where food Begins” (Suoli, dove inizia il cibo).
Ma qual è il rapporto tra acqua e suolo?
Il suolo regola il ciclo naturale dell’acqua, filtrandola e depurandola. Questo rappresenta un anello fondamentale del flusso energetico e del ciclo dei nutrienti che contraddistinguono l’ecosistema Terra.
La maggior parte delle funzioni ecologiche ed economiche assicurate dal suolo sono però permesse soltanto se il bacino idrico non viene compromesso.
Tra le minacce che affliggono i suoli, infatti, molte di queste sono dovute all’acqua, sia per motivi ambientali sia per una sua cattiva gestione. Tra i pericoli rappresentati dalla risorsa idrica troviamo, ad esempio:
- Erosione: dovuta a un’impattante azione dell’acqua che porta gradualmente alla perdita di suolo. Questa può essere accelerata da eventi climatici estremi quali piogge intense o, al contrario, siccità. La conseguenza, oltre alla perdita di porzioni di territorio, è l’innalzamento del livello del mare che può modificare il suolo delle aree costiere o portare contaminanti di origine marina;
- Salinizzazione: dovuta a un’eccessiva irrigazione, in particolar modo quando le acque sono di scarsa qualità e portano a un accumulo di sali;
- Inondazioni: dovute a una quantità di acqua in eccesso che non riesce ad essere assorbita dal suolo e finisce inevitabilmente per formare corsi d’acqua pericolosi;
- Smottamenti: quando un terreno è sovraccarico d’acqua e, aumentando di peso, scivola verso il versante.
I cambiamenti climatici sono in parte causa di questi rischi; ma non solo: a partire dagli anni Cinquanta, infatti, l’umidità del suolo si è fortemente ridotta nell’Europa mediterranea, mentre è aumentata in quella settentrionale. Il calo di umidità può rendere necessaria una maggiore irrigazione dei terreni agricoli e causare una diminuzione dei raccolti, se non addirittura una desertificazione dei suoli con conseguenze drammatiche nella produzione alimentare.
Per poter contribuire a modificare tale situazione è necessario agire nel rispetto delle diverse risorse naturali.
Nel corretto utilizzo del suolo, è necessario partire dai gesti più semplici, evitando il suo inquinamento con scarti e rifiuti. Oltre a queste “piccole” azioni, scienziati e attivisti hanno più volte indicato l’importanza di agire sugli ecosistemi per difenderli e contribuire a ripristinarli attraverso, ad esempio, lo stoccaggio di carbonio organico presente nei suoli della Comunità Europea.
Ma, proprio riguardo all’acqua, è fondamentale ricordare l’importanza di un utilizzo consapevole della risorsa, in particolare nel settore agricolo. Come soluzione ai tradizionali metodi utilizzati in agricoltura, infatti, lo sviluppo di nuove tecnologie rispettose sia del suolo che dell’acqua possono essere un punto di partenza: si pensi ad esempio alla tecnica a idroponica, in cui non si utilizza (o si utilizza in minima parte) il terreno, salvaguardando al contempo l’acqua da un suo sproporzionato sfruttamento.
Nell’utilizzo di entrambe le risorse, tanto dell’acqua quanto del suolo, questa giornata ci ricorda come queste rappresentino un bene pubblico fondamentale per la sopravvivenza. Queste possono essere sfruttate ma non distrutte, per questo chi le utilizza è anche responsabile della loro protezione.