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Tecnologia satellitare: monitorare la risorsa idrica dall’alto

Tecnologia Satellitare
Tecnologie

Egato 4 Latina, grazie al progetto “Global Water Evolution”, sarà in grado di monitorare le variazioni e le perdite idriche presenti sul territorio grazie a una tecnologia di tipo satellitare. In particolar modo, Il rilievo topografico sarà essere eseguito da personale di provata capacità ed esperienza e condotto tramite l’utilizzo di tecnologia SAR e di strumentazione GPS da utilizzarsi in modalità base+Rove.

Che cosa significano questi nomi?

Il monitoraggio satellitare

La tecnologia di monitoraggio satellitare delle reti idriche si basa sull’utilizzo di satelliti in orbita intorno alla Terra per raccogliere dati e informazioni relative alle risorse idriche. Questa tecnologia è particolarmente utile per monitorare l’uso sostenibile dell’acqua, identificare le zone con problemi di disponibilità idrica e gestire in modo efficiente le reti di distribuzione.

Esistono varie strumenti che permettono rilevazioni di tipo satellitare. Per il territorio pontino sono state scelte due tipi di tecnologie:

  • SAR (Synthetic Aperture Radar) – ampiamente utilizzata per ottenere immagini dettagliate della superfice terreste. I suoi dati sono rilevati grazie all’emissione di impulsi radar e alla misurazione dei segnali riflessi dalla terra per comprendere le caratteristiche delle superfici. Proprio per tale ragione, questo tipo di tecnologia viene solitamente impiegata per individuare potenziali perdite occulte nella rete idrica: le variazioni nella superficie del terreno, infatti, possono essere indicative di perdite sotterranee. Inoltre, grazie alle immagini SAR, è possibile monitorare i cambiamenti e le variazioni dei livelli di acqua nei diversi corpi idrici (fiumi, laghi, ecc); 
  • GPS (Global Positioning System) – è un tipo di tecnologia che permette un monitoraggio capillare e di elevata precisione attraverso l’invio di segnali radio. Questa utilizza una serie di satelliti GPS che, circondano la terra e inviando segnali ai sui ricevitori, determinano la posizione precisa di punti di interesse. Questi possono essere configurati in modalità base, quindi attraverso una postazione fissa, o con un cosiddetto ricevitore Rover che può essere spostato in diverse posizioni. La congiunzione base+Rover permette al secondo ricevitore di utilizzare le informazioni e le correzioni del primo per calcolare con più alta precisione la zona di interesse. I rilevatori GPS, inoltre, sono in grado di rilevare il movimento delle risorse idriche, misurando in tempo reale la variazione della velocità e la direzione delle stesse.

I due sistemi, seppur lavorano in modi complementari con scopi che si differenziano tra loro, possono coadiuvarsi per determinare numerosi vantaggi.

I vantaggi delle tecnologie satellitari

L’utilizzo congiunto della tecnologia SAR e del sistema GPS può apportare diversi vantaggi al monitoraggio delle reti idriche. Queste tecnologie combinano la capacità di ottenere immagini dettagliate e informazioni precise sulla posizione, contribuendo a una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse idriche.

In particolare, l’utilizzo dei due strumenti permette un più ampio e corretto monitoraggio dei corpi idrici: le immagini SAR possono rilevarne i cambiamenti, mentre i dati GPS possono aggiungere a queste informazioni dettagliate sulla direzione e l’andamento dei flussi di acqua. Ciò permetterà una migliore gestione delle risorse naturali, in particolar modo prevedendo la possibilità di siccità o carenze di acqua. Inoltre, le immagini satellitari possono monitorare l’innalzamento dei livelli di acqua in caso di forti piogge e inondazioni, permettendo un intervento tempestivo in caso di emergenze.

I vantaggi delle tecnologie satellitari si estendono anche alle infrastrutture idriche come dighe, canali e condutture. Grazie alle immagini SAR, possono essere monitorate, infatti, le variazioni nella superficie del terreno sopra le linee delle tubazioni, un indice di perdita nel sottosuolo. L’uso congiunto di dati GPS può aiutare a localizzare con precisione le aree colpite.

Sempre riguardo alle infrastrutture, la congiunzione delle due tecnologie permette non solo il monitoraggio, ma anche la pianificazione del territorio: i dati raccolti possono essere utilizzati per pianificare la distribuzione ottimale delle risorse e per valutare eventuali effetti ambientali dei progetti in via di costruzione nelle vicinanze alle reti idriche.

Infine, non meno importante è la possibilità di rilevare anomalie chimiche o contaminazioni direttamente dalle immagini satellitari, le quali indicano la posizione esatta delle aree inquinate per permettere un corretto intervento sulle stesse.

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