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EGATO 4 Latina: la strada verso il miglioramento della qualità tecnica del servizio idrico è tracciata

Ente

Inviata la relazione sulla qualità tecnica del servizio idrico per il biennio 2020-2021 da parte dell’Egato 4 Latina all’Arera. Continua così il lavoro di monitoraggio e di indirizzo dell’Egato 4 Latina sull’operato del gestore.

Miglioramento delle performance di intervento, qualità dell’acqua depurata e smaltimento dei fanghi le punte di diamante del servizio. Sugli altri parametri, individuate le criticità e definite le linee guida di intervento per raggiungere standard sempre più alti.

Dalla relazione sulla qualità tecnica del servizio idrico redatta dall’Egato 4 Latina sull’operato del gestore emergono notizie positive per gli utenti e ampie aree di miglioramento, con alcune criticità che rappresentano delle vere e proprie sfide.

Da sottolineare come già per il biennio precedente l’ARERA – Autorità di regolazione per energia reti e ambiente – abbia riconosciuto sulla base delle precedenti valutazioni premialità per oltre 400 mila euro. I dati del nuovo biennio, che sono stati presentati all’Autorità di regolazione nel nuovo report biennale, rappresentano una riconferma.

“Si tratta di un documento fondamentale per tenere traccia dei risultati del gestore – spiega l’Ing. Umberto Bernola, della Segreteria Tecnico Operativa – e per monitorare la qualità del servizio fornito ai cittadini. Nella relazione sulla qualità tecnica del servizio, infatti, vengono analizzati e monitorati dei fattori prioritari per tutelare i diritti degli utenti e la loro salute, come la qualità dell’acqua immessa in rete, le interruzioni, nonché gli smaltimenti dei fanghi e la depurazione delle acque. A differenza di quanto spesso impropriamente si dica, nell’Egato 4 Latina il servizio idrico si posiziona nelle classi più alte di valutazione per alcuni di questi parametri.”

Ad esempio, riguardo all’indicatore di riferimento M6 sulla qualità dell’acqua depurata, l’Egato è stabilmente in classe B, la seconda migliore considerando che si va dalla Classe A (la più alta) alla Classe E (la peggiore).

“L’Egato 4 Latina punta alla classe A rispetto alla qualità dell’acqua depurata. – spiega l’Ing. Umberto Bernola – C’è da dire che in questi ultimi anni abbiamo dovuto affrontare una sfida: quella di integrare dal 2016 i tre Comuni di Ponza, Ventotene e Sezze che hanno delle problematiche strutturali di lungo corso nei loro impianti di depurazione.”

Il punto di forza di Egato 4 continua ad essere lo smaltimento dei fanghi in discarica. In questa categoria, infatti, l’Arera ha premiato la gestione nel 2018 e nel 2019 per il macro-indicatore M5, ottenendo una premialità di oltre 90 mila euro. Qualità del servizio che è stata mantenuta anche per l’anno 2021, restando in Classe A, ovvero la più alta.

“Guardando al futuro, – aggiunge il Presidente dell’Egato 4 Latina, Gerardo Stefanelli – vogliamo che questo specifico servizio si perfezioni ulteriormente, innovando le modalità di inserimento e registrazione dei dati tramite l’integrazione di sistemi di rilevazione per i quantitativi fanghi e per le percentuali di secco indicate nei rapporti di prova.”

Altro fiore all’occhiello è la gestione delle interruzioni del servizio (parametro M2), che pur posizionandosi in Classe C in realtà ha ottenuto il riconoscimento dell’obiettivo fissato dall’Arera e, quindi, è già sulla buona strada per salire di classe. In particolare qui è stato fondamentale l’apporto della tecnologia che permette di individuare le singole utenze interessate dalle interruzioni, informarle tempestivamente e valutarne gli indennizzi che vengono riconosciuti agli utenti in bolletta.

“Siamo soddisfatti del raggiungimento di questi obiettivi anche perché molte volte gli utenti non li conoscono, e invece stiamo cercando anche di rendere sempre più trasparente e diretta la comunicazione con le persone. Presto ci saranno novità in tal senso. – commenta Stefanelli – Ovviamente siamo consapevoli che bisogna puntare molto più in alto. L’Egato 4 Latina sta lavorando affinché il gestore possa garantire standard appropriati su tutti i parametri che monitoriamo e, soprattutto, migliorare il servizio laddove è indietro. Mi riferisco all’adeguatezza del sistema fognario di cui spesso manca il censimento e al tema delle perdite idriche, su cui abbiamo previsto interventi per oltre 40 milioni di euro tramite il PNRR per passare dal 71% al 45% di dispersione. L’obiettivo resta sempre lo stesso, tutelare i cittadini, monitorando il servizio e guidando gli investimenti strutturali e strategici.”

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