Dopo OASII25 l’acqua resta centrale: l’intervista a Gerardo Stefanelli

Gerardo Stefanelli, Presidente Egato 4 Latina – Lazio Meridionale

Dopo il successo di OASII25, il tema dell’acqua è più che mai al centro dell’attenzione pubblica. In un’intervista rilasciata a Latina Oggi, il presidente di Egato 4, Gerardo Stefanelli, affronta questioni cruciali: investimenti, tariffe, sostenibilità e l’appello al Governo per difendere il servizio idrico integrato.

Presidente Stefanelli, è passata circa una settimana da OASII25 e i risultati si sentono: il tema acqua è all’attenzione pubblica negli ultimi giorni. Quanto è importante l’Osservatorio promosso dall’Egato 4 in tutto questo? 

L’Osservatorio sui servizi idrici OASII è nato con l’ambizione di mettere al centro dell’agenda qualcosa che si dà troppo per scontato, ovvero l’acqua. Quest’anno OASII ha raggiunto una rilevanza nazionale, ampliando i temi trattati, portando al centro del dibattito il tema cruciale degli investimenti grazie alla partecipazione alle tavole rotonde sia del Ministero delle Infrastrutture sia del Ministero dell’Ambiente. 

Tema sollevato anche dall’ultima delibera della Corte dei Conti? 
La Corte dei Conti ha confermato una criticità che come Egato 4 stiamo denunciando da tempo: il nodo sta nelle normative comunitarie secondo cui il sistema tariffario dovrebbe garantire la copertura dei costi. Dovremmo, quindi, alzare la tariffa a scapito degli utenti? Secondo noi no. Non solo lo diciamo, ma è anche una battaglia che stiamo portando avanti. 

A proposito di tariffa, l’ultimo Report di Cittadinanzattiva sui sistemi idrici ha sottolineato che nella Provincia di Latina la bolletta dell’acqua nell’ultimo anno è costata il 37% in meno. 

È un riconoscimento importante del lavoro svolto, ma non ci lascia per nulla tranquilli. Sappiamo benissimo che se non si reperiranno nuove risorse e nuove linee di finanziamento per continuare a innovare la rete idrica, la tariffa crescerà. Va detto, da soli non reggeremo a lungo.  

Si riferisce a Governo e Regione Lazio verso cui avete lanciato un appello per “difendere le tasche degli utenti”? 

Abbiamo ritenuto necessario lanciare un appello pubblico perché sebbene ci sia negli ultimi giorni un segnale importante a livello di governance con la proposta di allargare gli Ato a livello regionale, al contempo però sia lo Schema di Regolamento nazionale sia il Piano regionale per la Tutela delle Acque rischiano di vanificare quanto di buono stiamo facendo. Su entrambi abbiamo avanzato le nostre osservazioni, rivendicando un nostro coinvolgimento più importante. 

Cosa dice il Piano Regionale per la Tutela delle Acque? 

Il Piano impone una serie di interventi che potrebbero pesare per oltre 150 milioni di euro sulle tasche degli utenti. Ad esempio, per quanto riguarda i nostri impianti di depurazione che ricordo sono già tra i migliori in Italia, il Piano ci obbliga a riprogettare completamente tutte le strutture esistenti, quasi raddoppiando le capacità depurative. A questo si aggiunge l’obbligo di installare strumenti di misurazione delle portate per raccogliere un dato che, a nostro avviso, non rientra nelle competenze del Servizio Idrico Integrato. Inoltre, ci viene chiesto di realizzare stazioni meteorologiche su ognuno dei 68 impianti di depurazione, un’ulteriore spesa che non trova giustificazione nelle logiche tariffarie del servizio idrico. 

Poi, c’è la questione dei dissalatori messi a rischio dallo Schema di Regolamento nazionale, giusto? 

Corretto. La questione dei dissalatori è cruciale per il nostro territorio. Lo Schema nazionale ci imporrebbe di chiudere il dissalatore di Ventotene attivo dal 2017 e soggetto a monitoraggi costanti che ne hanno dimostrato l’assenza di impatti ambientali. Inoltre, lo Schema mette a rischio la realizzazione del dissalatore di Ponza per il quale abbiamo ottenuto 33 milioni di euro. Rinunciare ai dissalatori, per il nostro Ato potrebbe significare un aumento in bolletta del 7%. Ecco perché come Egato 4 chiediamo una riflessione pragmatica da parte del Governo e della Regione. 

OASII25 – Il futuro dei servizi idrici tra tecnologia e risorse 

PANEL: Risorsa idrica oggi tra tecnologia e innovazione

Gerardo Stefanelli: “L’acqua è un tema complesso e scomodo, ma centrale per la competitività nazionale. Purtroppo, il dibattito pubblico, sia locale che nazionale, sembra ancora non averlo capito” 

Manuela Rinaldi, Assessore Regione Lazio: “Stiamo lavorando alla costituzione di un ATO di regia regionale” 

Marco Casini, Segretario generale Autorità di Bacino: “Il Lazio sarà la prima regione ad avere un Bilancio idrico in Italia, ci stiamo lavorando e sarà pronto a breve”. 

Si è tenuto il 19 marzo presso il Castello Angioino di Gaeta la seconda edizione dell’Osservatorio acque dei servizi idrici integrati, co-organizzato dall’Egato 4 Lazio Meridionale – Latina e dall’Ordine degli ingegneri della Provincia di Latina, con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Regione Lazio, della Provincia di Latina, del Comune di Gaeta, della Fondazione Earth and Water Agenda e dell’Osservatorio Nazionale Tutela del Mare. 

L’evento, promosso dal presidente dell’Egato 4 Gerardo Stefanelli, ha permesso ai relatori di caratura nazionale di confrontarsi sul tema “Il futuro dei servizi idrici tra tecnologia e risorse”.  

Tra i tanti soggetti coinvolti: i rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; per la Regione Lazio l’Assessora Manuela Rinaldi e la Garante del Servizio idrico Manuela Veronelli, oltre al Direttore Area ciclo delle acque Nicola Marcucci; il Segretario dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Centrale Marco Casini; l’Agenzia Spaziale Italiana e Confagricoltura Lazio, oltreché grandi esperti del settore come il presidente di Earth and Water Agenda Foundation Erasmo D’Angelis, l’AD di ACEA Acque Francesco Buresti, Il presidente esecutivo ACEA Ato 5 Roberto Cocozza, il Presidente di Acqualatina Cinzia Marzoli e l’Amministratrice delegata di Acqualatina Patrizia Vasta.  

Il presidente di Egato 4 Lazio Meridionale – Latina Gerardo Stefanelli ha aperto i lavori spiegando che l’evento OASII25 “è nato da una doppia necessità, la prima istituzionale per dare voce agli Egato. È centrale il ruolo di indirizzo, monitoraggio e controllo degli enti di governo, ma è spesso totalmente sconosciuto ai cittadini. La seconda necessità è contingente: accelerare il processo di innovazione, consapevoli che non possiamo cambiare un deserto in un giorno. Ma di certo possiamo iniziare con un’oasi.” Il presidente ha continuato sottolineando ribadendo l’importanza di diffondere una cultura dell’acqua tra i cittadini e tra le stesse istituzioni “Oggi non mancano i dati, non mancano le tecnologie, manca però un intervento multisistemico. Bisogna fare rete e gli Egato possono essere il collante necessario”. 

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Gaeta Cristian Leccese e del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Latina Luca Di Franco e gli interventi dell’ingegnere Umberto Bernola di Egato 4 Latina e degli ingegneri Luigi Urbani e Paolo Soave di Egato 4 Frosinone che hanno illustrato lo stato dell’arte dei servizi idrici dei loro territori, nei successivi panel di giornata, sia il Dirigente dell’Ufficio di gestione finanziaria e contabilità del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica Francesco Loiero, sia l’esperta del Settore idrico Unità di Missione PNRR del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Sabina Tocci hanno fornito aggiornamenti importanti sugli investimenti relativi al PNRR e anticipato gli investimenti futuri del settore. 

L’Assessora regionale Manuela Rinaldi ai lavori pubblici, politiche di ricostruzione, viabilità, infrastrutture ha annunciato: “A differenza del passato quando esistevano maggiori particolarismi territoriali, oggi siamo tutti più maturi sul tema acqua. È il momento di trovare una soluzione all’eccessiva frammentazione della gestione idrica. Per questo motivo stiamo lavorando alla costituzione di un ATO di regia regionale. A breve avremo il disegno di legge”. 

Su questa scia, il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale Marco Casini ha anticipato che “il Lazio sarà la prima regione ad avere un Bilancio Idrico. Oggi si parla di transizione energetica, transizione digitale, ma dovremmo parlare anche di transizione idrica. Siamo in momento di grande trasformazione, il trend è positivo, ma lo scenario non sarà così roseo se non avremo più risorse erogate e non solo stanziate e, soprattutto, se non avremo chiari gli interventi prioritari. Il Bilancio Idrico ci dirà proprio questo in maniera puntuale e programmatica come mai prima d’ora”. 

La Garante del Servizio idrico integrato della Regione Lazio Manuela Veronelli ha offerto un altro punto di vista, quello dei cittadini, chiedendo ai gestori presenti “di rendere la bolletta di facile lettura per tutti gli utenti e, soprattutto, di fornire maggiori agevolazioni per le fasce più deboli” 

Altro punto di vista quello dell’agricoltura grazie all’intervento del Presidente di Confagricoltura Lazio Antonio Parenti che ha definito l’acqua come “la benzina delle nostre aziende” spronando istituzioni e gestori ad aiutare il settore agricolo nello “sfruttare maggiormente le acque reflue per l’irrigazione” e a gratificare “le aziende che riducono i consumi di acqua con delle soglie di premialità in bolletta”. 

Per i gestori, l’Amministratore Delegato di ACEA Acque Francesco Buresti ha invitato tutti a riflettere su come “oggi l’organizzazione del servizio idrico in Italia è inefficiente. Il paragone con il settore dell’energia o quello del gas è impietoso. Per la gestione dell’acqua esistono troppi soggetti e ciò rende impraticabile dare una dimensione industriale al settore. Se anche solo lo portassimo al numero delle regioni, già avremmo uno scenario più sostenibile”. 

Il Presidente Acqualatina Cinzia Marzoli ha invece sottolineato come sia necessaria “una maggiore sensibilizzazione a livello locale perché i sindaci sono la prima interfaccia con gli utenti” e ha aggiunto come sia “fondamentale creare una cultura dell’acqua partendo dall’educazione nelle scuole”. L’Amministratrice Delegata di Acqualatina Patrizia Vasta ha invece ripercorso tutti gli interventi in essere da parte del gestore soprattutto per quanto riguarda il recupero della dispersione idrica e la digitalizzazione delle reti, supportata dal Business Developer Almaviva Bluebit Massimo Ramazzotto che ha portato una case history proprio su Gaeta. Interventi illustrati anche dal Presidente esecutivo ACEA Ato 5 Roberto Cocozza per quanto riguarda il territorio della provincia di Frosinone, il quale ha anche parlato della centralità del recupero delle perdite amministrative “un’azione importante che ci ha permesso di far emergere 3.500 nuovi utenti che prima sfuggivano alla fatturazione e che, quindi, finivano per pesare sugli utenti onesti”. 

Tra gli interventi, particolarmente significativi quelli del Presidente di Earth and Water Agenda Foundation Erasmo D’Angelis che ha sottolineato come manchi ancora in Italia una cultura dell’acqua a livello istituzionale. “Le infrastrutture idriche non vengono considerate un sistema a rete”. Il Presidente dell’Associazione Infrastrutture Sostenibili Lorenzo Orsenigo, invece, “ha parlato della mission di AIS nel promuovere le misure di sostenibilità nella costruzione delle infrastrutture idriche”. Mentre Luigi D’Amato, tecnologo Ufficio osservazione della Terra dell’Agenzia Spaziale Italiana ha illustrato le applicazioni già in atto dei dati satellitare sulla gestione sostenibile delle risorse idriche: “Oggi possiamo monitorare la qualità delle acque, mappare le perdite, il consumo agricolo, monitorare i bacini idrici e i ghiacci, oltre al cambiamento climatico. L’obiettivo è l’analisi predittiva, grazie anche al potenziale dell’intelligenza artificiale”. Roberto Minerdo, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Tutela del Mare, ha invece denunciato come spesso i soggetti convolti non riescano a condividere le informazioni. C’è una grande produzione di dati che non vengono sfruttati, per questo eventi come OASII sono fondamentali per metterci in rete”.

OASII 23: un futuro innovativo e sostenibile per i Servizi Idrici Integrati del Meridione

OASII

Si è tenuta il 05 dicembre al Castello Caetani di Sermoneta la prima edizione di OASIIOsservatorio Acque dei Sistemi Idrici Integrati, il convegno ideato e organizzato da Egato 4 Lazio Meridionale – Latina, in collaborazione con Associazione Idrotecnica Italia e Servizi a Rete, per discutere della gestione dei fondi PNRR sui Servizi Idrici Integrati dell’Italia meridionale.

Più di cento i partecipanti alla giornata, aperta dalla sindaca di Sermoneta, Giuseppina Giovannoli e dal presidente della Provincia di Latina e di EGATO 4, Gerardo Stefanelli. Durante l’evento, sono stati illustrati i progetti applicati per i Servizi Idrici Integrati (S.I.I.) di numerose regioni del Sud Italia, soffermandosi sullo stato dell’arte dei lavori e sull’applicazione delle tecnologie che mirano alla riduzione delle perdite idriche che continuano a registrarsi nel Paese.

Marco Casini, Segretario Generale dell’Autorità del Bacino distrettuale dell’Appennino Centrale ha, infatti, ricordato che dei 3,7 miliardi di litri di acqua immessi nel distretto, se ne disperde ancora oggi circa il 50%. A questo si aggiungono i cambiamenti climatici che, con l’innalzamento delle temperature, vedono un aumento della domanda idrica che non corrisponde alla funzionalità delle strutture presenti. I dati hanno messo in luce l’importanza di investire nei S.I.I., tanto per un abbattimento dei costi quanto, e soprattutto, per rendere sostenibile l’erogazione di acqua salvaguardando la risorsa idrica.

Egato 4 Latina è intervenuto con il primo panel della giornata per presentare “Global Water Evolution”, il progetto applicato nell’ATO 4 Lazio Meridionale – Latina.

Con GWE vogliamo raggiungere due obbiettivi – ha spiegato Umberto Bernola, Direttore di EGATO 4 –. Il primo è quello di ammodernare il nostro sistema idrico con nuove tecnologie in grado di rendere le nostre infrastrutture digitalizzate e sostenibili. Inoltre, vogliamo recuperare gli abusivismi: il 20% delle nostre perdite sono amministrative, per questo vogliamo far sì che tutti paghino l’acqua che utilizzano; questo sarà possibile grazie anche all’applicazione di nuovi contatori intelligenti su tutto il territorio”.

Altre quattro le regioni intervenute per illustrare le proprie case history: Campania – con l’esperienza di “ABC4INNOVATION”, il progetto realizzato nel distretto di Napoli e “Azioni per l’Acqua” applicato al Distretto Vesuviano; Puglia – con la presentazione degli interventi portati avanti da AIP e AQP; Sicilia – con l’illustrazione di quanto realizzato nell’ATI di Palermo; Basilicata – che ha illustrato lo sviluppo delle reti idriche del territorio con EGRIB e Acquedotto Lucano.

A chiudere la giornata un tavolo di confronto, moderato dal professor Mario Rosario Mazzola, per confrontarsi sull’attuazione dei progetti, sulle criticità riscontrate e sulle soluzioni applicate.

“L’obiettivo di OASII – afferma Stefanelli – è invertire la rotta sul Centro-Sud e condividere, nei prossimi anni, i successi ottenuti. Infatti, a differenza di quanto erroneamente si pensi, sul territorio dell’ATO4 siamo in linea con gli investimenti e continueremo a lavorare per rendere il nostro distretto sostenibile e attento alla risorsa idrica”.  

Inoltre, il Presidente, nel ringraziare i presenti e la sindaca di Sermoneta, ha affermato “Eventi di questo tipo ci permettono di far scoprire le bellezze del nostro territorio. Il Castello di Sermoneta è una di queste, sono sicuro che i tanti professionisti presenti qui oggi da tutto il Centro-Sud d’Italia torneranno come turisti nei prossimi mesi”.

OASII 23: Il Primo Osservatorio sui Fondi del PNRR nel Settore Idrico Integrato

ISCRIVITI A OASII 23

Il 05 dicembre 2023, a partire dalle 9.00 e fino alle 16.00, nel Castello di Sermoneta si svolgerà la prima edizione di OASIIOsservatorio Acque dei Sistemi Idrici Integrati.

L’evento, ideato e organizzato da Egato 4 Lazio Meridionale – Latina in collaborazione con Associazione Idrotecnica Italia e Servizi a Rete, vedrà la partecipazione di una platea di esperti del settore idrico, ambientale e infrastrutturale, oltreché figure istituzionali locali e nazionali.

OASII 23si porrà l’obiettivo di affrontare uno dei temi più discussi del post pandemia: la gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In particolare, dopo circa due anni dalla trasmissione di questi da parte dell’Unione Europea, il convegno avrà lo scopo di illustrare come siano stati distribuiti, gestiti e implementati per innovare il Servizio Idrico Integrato (S.I.I.).

Nel corso dell’evento verrà illustrato lo stato attuale di avanzamento dei lavori (in particolare per ciò che coinvolge Centro e Sud d’Italia), soffermandosi sulle scelte tecnologiche fatte ad oggi. Inoltre, gli Enti di gestione dei S.I.I territoriali, nel dettaglio Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia, esporranno le loro esperienze, soffermandosi sia sugli obiettivi ad oggi raggiunti, che sulle criticità riscontrate.

“L’evento vuole, nell’immediato, stimolare un confronto che permetta non solo di comprendere appieno lo stato attuale delle cose sui diversi territori, ma anche di pensare a nuove soluzioni – afferma Gerardo Stefanelli, Presidente di Egato 4 –. Nel lungo termine, l’obiettivo di OASII sarà quello di trasformarsi in un Osservatorio permanente che raccolga e confronti i dati riguardanti lo stato di avanzamento infrastrutturale e tecnologico del S.I.I, andando a creare una vera e propria rete territoriale. Con Egato 4 abbiamo fortemente creduto nel progetto e siamo certi che servirà tanto agli enti locali per la costruzione di un network di ampia scala, quanto ai cittadini che potranno scoprire di più e rimanere aggiornati sull’utilizzo dei fondi”.

La giornata avrà inizio con i saluti istituzionali, che introdurranno ai diversi panel della giornata. Dalle 10:30 avranno inizio gli interventi: a cominciare dal Global Water Evolution attuato nel Lazio Meridionale, verranno raccontati e analizzati i progetti predisposti per Campania, Puglia, Sicilia e Basilicata. Dalle 15:00 un tavolo di confronto tra gli esperti e i rappresentati istituzionali delle diverse regioni coinvolte.

L’evento riconoscerà 3 CFP agli ingegneri che ne prenderanno parte.

Per la sua prima edizione, OASII sarà patrocinato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal Consiglio Regionale Lazio, dalla Provincia e dal Comune di Latina, dal Gestore Acqualatina S.p.A., dalle Associazioni Arpalazio e ANBI Lazio, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Latina e da Confservizi Lazio.

Per consultare il programma e iscriversi all’evento visitare la pagina OASII 23 su questo sito.